Zuckerberg: Facebook ibrido tra media e Telco nella gestione dei contenuti. Apre all’aumento delle tasse in Europa.
Sono giorni intensi per Mark Zuckerberg, impegnato nel suo Grand Tour europeo, alla ricerca di una soluzione normativa capace di regolamentare i social media. Facebook, Instagram e gli altri social sono un ibrido tra il mondo dei media e quello Telco – Telecomunicazioni.
Zuckerberg: “Facebook a metà tra un giornale e una compagnia di telecomunicazioni“.
“Facebook è qualcosa a metà tra un giornale e una compagnia di telecomunicazioni e come tale dovrebbe essere regolato“, ha spiegato il numero uno di Facebook alla Security Conference di Monaco.
Aperto ad una riforma normativa, il CEO propone l’elaborazione di un quadro legislativo ad hoc, situato a metà tra media e Telco: i social non possono ritenersi del tutto dispensati dalla responsabilità dei contenuti veicolati, ma nemmeno del tutto responsabili come un media tradizionale, quale una testata.
Una presa di distanza forte da quanto dichiarato nell’ormai lontano 2016, quando Zuckerberg definì Facebook una “società di tecnologia” che mette a disposizione degli utenti degli strumenti informatici, senza alcuna responsabilità sull’utilizzo degli stessi.
Oggi, quindi, Zuckerberg vede Facebook come un ibrido tra media e Telco, senza specificare, però, quale concretamente dovrebbe essere la normativa attuabile o il compromesso tra i due quadri legislativi esistenti.
Sicurezza e regolamentazione dei contenuti: 35 mila dipendenti Facebook
A Monaco, Zuckerberg ha ricordato che sono ben 35 mila le persone impiegate nella sicurezza e nel monitoraggio dei contenuti online diffusi mezzo social: tra i dati significativi, oltre 1 milione di account falsi sospesi ogni giorno. Gli sforzi in questa direzione sono sempre maggiori, anche per tutelare azienda e utenti in vista delle elezioni presidenziali USA.
Un altra dimostrazione di come la visione del CEO sia cambiata nel corso degli anni. Zuckerberg: Facebook ibrido tra media e Telco.
Facebook e fisco: la riforma Ocse sui Big Tech
Anche per quanto concerne lo spinoso tema della fiscalità, il trentacinquenne si apre a tasse più oculate, come quelle proposte da Margrethe Vestager, Vera Jourova e Thierry Breton, i commissari europei che lo riceveranno nella giornata di oggi e che, mercoledì, annunceranno le riforme Ocse sui Big Tech.