Un mondo cashless, ovvero un mondo con zero contanti. In altre parole, una realtà in cui ogni genere di transazione avverrebbe attraverso app, bancomat e altre carte di credito. Anche se molti pensano che si possa trattare di un’utopia o, da certi punti di vista di distopia, si tratta di una realtà non troppo lontana dal presente. Sono infatti molti gli studi che prendono in considerazione il fatto che alcuni Paesi raggiungeranno nel breve tempo la libertà rispetto il contante. Andando oltre i tradizionali metodi di pagamento che si sono sempre utilizzati, di una cosa si è più che certi. Del fatto, cioè, che eliminare il contante significa anche lottare contro l’evasione fiscale. Ma non solo: sarebbe vincente anche la lotto alla corruzione e ai lavori in nero, oltre che, più in generale, a tutta l’economia sommersa.
Zero contanti: cosa riportano gli studi
Vivere un modo con zero contanti e pagamenti unicamente digitali può essere possibile. In più, molti pensando che questo scenario abbia anche una seria di vantaggi. Da un lato, se si paga con il bancomat e altre carte, si ha un risparmio sia per gli esercenti che per il consumatore. Dall’altra parte, poi, una realtà senza contanti potrebbe anche aumentare lo stato di benessere delle persone. Stando ad alcune ricerche, sembrerebbe quindi che le società stanno andando verso un mondo che prescinda dall’utilizzo dei contanti. Per fare un esempio, alcuni anni fa il Fondo monetario internazionale aveva in previsione un dato. Si trattava del fatto che ben 11 Paesi tenuti in considerazione per lo studio, avrebbero diminuito la quota del contante, in media, dell’1,4% ogni anno. Questa tendenza ha ragion d’essere per una serie di fattori diversi. Innanzitutto, il cambiamento della popolazione, in cui la nuove generazioni sono più propense all’utilizzo dei soli pagamenti elettronici. In secondo luogo risulta essere evidente come, a seguito della pandemia, gli acquisti tramite gli e-commerce sono nettamente aumentati. Questa situazione, sul lungo tempo, ha un impatto anche sul quotidiano delle persone.
Zero contanti e cambio di abitudini
Di certo durante l’ultimo periodo sono tante le famiglie italiane che hanno dovuto modificare le loro abitudini. Questo discorso vale anche per l’utilizzo di carte di credito e contante. Su questo fronte il ruolo più importante lo ha giocato l’emergenza sanitaria per il Covid-19. Durante la pandemia infatti sono aumentate, per i consumatori, le possibilità di pagamento tramite piattaforme web. Ma non solo. Se durante il lockdown le persone era costrette a comprare negli store online, hanno poi traslato la loro abitudine anche dal vivo. In altre parole, significa che sempre più italiani decidono di pagare attraverso le carte, senza ricorrere all’utilizzo dei contanti. Rispetto però il resto d’Europa, il territorio italiano rimane comunque indietro rispetto altri Paesi dove i pagamenti digitali sono la norma. È molto probabile che una situazione del genere sia legata anche ad alcune decisioni politiche. Ad esempio, bisognerebbe spingere i commercianti a utilizzare il Pos in modo obbligatorio. A parlare della situazione italiana è stata una ricerca condotta da parte della Banca d’Italia che prende il titolo di “Easier said than done: why Italians pay in cash while preferring cashless”.