Token ispirata a Squid Game: truffa fintech da 2,1 milioni

Token ispirato alla serie TV Squid Game, in una manciata di minuti polverizza i fondi a migliaia di investitori. Scopriamo come sia stata messa a punto la truffa.
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Token ispirato alla serie TV Squid Game. Ben 2,1 milioni di dollari sono andati in fumo in pochi minuti, per migliaia di investitori che hanno creduto nella criptovaluta. Scopriamo come è potuto accadere.

Token protagonista della truffa fintech

Gli investimenti finanziari e azionari ormai lo sappiamo tutti, non sono più quelli di una volta. Cambiano gli scenari che sono sempre più digitali e virtuali. Cambiano gli investitori, che sono sempre più giovani e magari anche inesperti. E poi cambiano le valute, che vedono la discesa in campo sempre più allettante dei cosiddetti token.

Ma quando poi si parla di perdite e di truffe, allora i meccanismi che le scatenano sono sempre gli stessi: il miraggio di guadagni facili, e la larga diffusione di notizie deviate. Stavolta ad essere protagonista dell’ultima truffa nel mercato delle valute digitali on line in ordine di tempo, e la criptovaluta ispirata a Squid Game, nota serie TV Netflix.

Il token noto agli addetti ai lavori come SQUID, si è inabissato quasi a raggiungere la frazione di 1 centesimo, dopo aver sfiorato quota 2.850$ alle 10:35 dello scorso 1° novembre.

Dalle stelle all’abisso: il token SQUID crea scompiglio nel fintech

Con il termine fintech si intende andare a definire un asset composti di criptovalute, bit e token. La truffa messa a punto e che sta creando scompiglio nel settore azionario delle divise digitali, coinvolge la criptovaluta Squid.

Tale valuta tech viene collegata non in forma diretta, alla nota serie televisiva Squid Game. La seguitissima fiction Tv in onda su Netflix, vede individui indebitati  che provano a vincere del denaro, cimentandosi in una versione mortale di giochi per bambini. Questa è stata l’idea di partenza che ha messo in connessione una criptovaluta, con un meme.

Iter della mega truffa

Lo scorso 20 ottobre abbiamo assistito al collocamento di Squid, su modello Pay to Pay. Il suo lancio avrebbe dovuto di fatto anticipare l’uscita del nuovo gioco prevista per il mese corrente. Ai vincitori sono stati prospettati ricchi premi, riconosciuti attraverso la criptovaluta Squid. Chi vi ha investito purtroppo si è invece ritrovato con un buco nei suoi fondi, e un pò di amaro in bocca.

In un solo mese l’impennata del suo valore è stata pari a 310 mila %, fino a raggiungere quota 2.861 dollari. Poi ecco vedere precipitare il suo valore nell’abisso più profondo, in pochi minuti. Si calcola che le perdite da parte di chi vi abbia puntato siano state pari a 2,1 milioni di dollari. A quanto pare ora gli ideatori del token si sono volatilizzati, lasciando tutti con in mano un pugno di mosche.

Campanelli d’allarme

Eppure qualche campanellino d’allarme nei giorni precedenti al maestoso tonfo, avevano iniziato a suonare, nell’ambiente. Numerosi trader avevano fatto presente di non riuscire a vendere i propri SQUID nell’unico mercato disponibile. Di risposta i fondatori di SQUID hanno prontamente dichiarato di aver inserito una “tecnologia anti-dumping” per impedire la vendita i propri token.

Coin MarketCapquale concorrente di CoinGecko, pur avendo SQUID sulla sua piattaforma, metteva in guardia gli utenti sulla dubbia natura del token. E che dire di Twitter che ha limitato temporaneamente l’account della criptovaluta, per “attività sospette. Certamente le criptovalute non sono da mettere tutte alla gogna, ma sarà opportuno sempre accertarsi su cosa si sta scommettendo. Sia che si tratti di un investimento tradizionale che di un investimento fintech, la prudenza non sarà mai troppa.

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