La crisi economica post Coronavirus colpisce anche la più antica repubblica al mondo. Svolta storica per San Marino che emette sul mercato internazionale il suo primo Bond per 500 milioni: il Titano Bond.
Titano Bond, San Marino. Forse perché trascurata, forse perché percepita come un ente esclusivamente culturale, ben poco il mondo si occupa delle finanze della più antica repubblica al mondo. Eppure San Marino è uno Stato a tutti gli effetti e, come tale, ha risentito dell’epidemia da Coronavirus e delle sue disastrose conseguenze economiche. Così, il deficit del pittoresco paese è impennato al 20% del PIL, mentre, secondo le previsioni pre-pandemia, avrebbe dovuto sfiorare il 2,4%.
Così, anche per la longeva repubblica non c’è stato scampo: nei prossimi giorni, il Governo richiederà al Parlamento l’autorizzazione per emettere il suo primo bond sui mercati internazionali.
Titoli di stato high yield per 500 milioni. Fitch classifica San Marino BB+
Il Titano Bond, così è stato chiamato dal nome sul quale sorge San Marino, piazzerebbe titoli per 500 milioni, ma si tratta di un high yield, quindi con un rischio non proprio contenuto. Infatti, secondo l’agenzia Fitch, il rating di San Marino sarebbe BB+, ovvero il primo “livello” dell’area junk.
Grazie al Titano Bond, San Marino dovrebbe finanziare il suo programma di sostegno ai redditi da 200 milioni di euro. Si tratta di un’operazione unica nella storia del piccolo che stato che, per risanare il deficit, si è sempre rivolto ai suoi 34 mila abitanti, emettendo titoli di stato locali.
Facendo un rapido e semplice confronto con i vicini BTp investiment grade che, nel medio periodo, hanno un rendimento dell’1,30%, il Titano Bond dovrebbe rendere almeno l’1,50%.