Tav: la Francia da il via libera per il versante italiano, delibera del Cda

Matteo Salvini risponde alla Castelli: “No alla linea leggera, a me piacciono i treni che corrono”.

Cirio presidente della regione Piemonte ha dichiarato:”I fondi europei salgono al 55% per la parte internazionale”.  Dall’europa arriva una promessa di 100 milioni in compensazioni. Secondo Luigi Di Maio: “È un regalo ai francesi, ho fiducia in Conte”

Il 25 maggio è una giornata di annunci e scontri diplomatici tra i due vice ministri del governo, Matteo Salvini e Luigi di Maio con diverse prese di posizione e varie polemiche sul tema  Tav. I protagonisti di oggi, come sempre, sono Salvini, Di Maio  in aggiunta anche il presidente del Piemonte Cirio. Ad iniziare le animosità, in mattinata, il leader della Lega Matteo Salvini. che dal canto suo, come sempre ammesso ha dichiarato:

“La Tav ‘leggera’? Un treno passa sotto la montagna o no. Tertium non datur. A me piacciono i treni che corrono”.  “C’è – dice Matteo Salvini – un progetto in itinere, spero che la lezione di ieri delle Olimpiadi sia servita”.  “I numeri – ha dichiarato il vice premier – dicono che l’economia italiana è sana, noi vogliamo crescere,  non siamo più nel Medioevo. Facciamo parte di un club, l’Europa, che ci chiede atti di genuflessioni costanti”.

Salvini risponde a tono in merito al progetto avanzato, qualche giorno fa, dalla sottosegretaria Laura Castelli che, attraverso  un’intervista a Repubblica.it, non aveva respinto un eventuale parere favorevole ad una Tav, cosiddetta leggera, tale dichiarazione ha agitato gli animi dei grillini NOTAV.
 

Mentre arrivano i pareri più che favorevoli da parte del vice-premier Matteo Salvini a Parigi si è stava concludendo il consiglio di amministrazione di Telt, la società che si occupa degli appalti  relativi al cantiere Torino-Lione. Il cda ha espresso il via libera ai bandi per un valore  monetario di  quasi  un miliardo per il lato italiano che si associano a quelli per quello francese. All’assemblea ha assistito anche il neopresidente del Piemonte Alberto Cirio.

Cirio ha fatto sapere che oggi è una:

“giornata storica: con la divulgazione dei bandi per i lavori del tunnel in Italia e il cofinanziamento dell’Unione europea sale al 55% per la parte internazionale. Ottenuto il finanziamento al 50% anche per la tratta nazionale da Bussoleno al nodo di Torino. In questo modo i lavori per l’intero tunnel di base sono banditi”.


Cirio si è  pronunciato perplesso sulla versione “mini” del piano Tav sostenuta dai 5 stelle, ovvero dalla Castelli.

“Si tratta di idee già scartate anni fa – ha fatto sapere  il presidente – che oggi possono essere solo suggestioni. Non esiste altro progetto che non sia quello che stanno portando avanti Italia, Francia e Europa”.


 
Il presidente Cirio ha  espresso un parere positivo in merito alla decisione di Telt che aspetta solo l’ok da parte del governo italiano:

“Sapevo che quella di oggi sarebbe stata una giornata storica per i lavori della tratta italiana. La coordinatrice europea Iveta Radicova mi ha promesso che a settembre verrà in Piemonte”.

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