Giuseppe Conte dice che non può bloccare la TAV senza il Parlamento. Il M5S insorge.
In un video rilasciato ieri sulla sua pagina Facebook, Giuseppe Conte ha evidenziato i problemi che sono insorti sul bloccare la Tav.
Conte ha evidenziato tutto il percorso fatto fino a quel momento, dalla ridefinizione pensata nel Contratto di Governo alle vicende legate allo studio costi-benefici contro la Tav.
Secondo Conte, però, ora la questione diventa europea. Infatti, il Premier avrebbe dovuto cancellare gli accordi con la Francia e la UE. In più, ci sono i fondi europei già stanziati, che andrebbero restituiti in caso di cancellazione del contratto Tav.
Quindi, per il nostro Paese non converrebbe togliere la Tav per i costi di chiusura del contratto. Non è il solo problema. La UE avrebbe stanziato ulteriori fondi, arrivando dal 40 percento al 55 percento.
In più, metà del denaro necessario per la parte italiana della Torino-Lione sarebbe offerto dalla UE. Infine, la Francia ha deciso di confermare la Tav.
Quindi, per bloccare il progetto serve il voto del Parlamento Italiano. Peccato, però, che Lega, FI e PD vogliono questa tratta, oltre al fatto di dover pagare tutto il denaro investito da UE e Francia, con un impatto pesantissimo sui nostri conti.
Gli accordi erano già stati presi prima del Governo gialloverde per Giuseppe Conte, che lo conferma nel video.
Le reazioni del M5S
Le reazioni del Movimento non si sono fatte attendere. Luigi Di Maio ha scritto pubblicamente sulla sua pagina Facebook il suo “NO” alla Tav.
Ho ascoltato attentamente le parole del Presidente Conte, che rispetto. Il Presidente è stato chiaro, ora è il Parlamento a doversi esprimere.
Sarà il Parlamento, nella sua centralità e sovranità, che dovrà decidere se un progetto vecchio di circa 30 anni e che sarà pronto tra altri 15, risalente praticamente alla caduta del muro di Berlino, debba essere la priorità di questo Paese.Luigi Di Maio
Sarà il Parlamento ad avere la responsabilità di avallare un progetto prevalentemente di trasporto merci (e sottolineo trasporto merci) mentre non esiste ancora l’alta velocità per le persone in moltissime aree del Paese.
Sarà il Parlamento a dover decidere se è più importante la tratta Torino-Lione, cioè se è più importante fare un regalo ai francesi e a Macron, piuttosto che realizzare, ad esempio, l’alta velocità verso Matera, capitale europea della cultura, o la Napoli-Bari.
Durissima anche la replica di Nicola Morra, presidente della commissione Antimafia:
Beppe e Gianroberto ci hanno insegnato che prima vengono i diritti delle persone poi i diritti degli azionisti, la ricerca del profitto. Noi non siamo sostenitori di una ideologia mercatista, noi vogliamo il rispetto delle persone – spiega Morra.
Un commento sulla Tav è arrivato anche dal Ministro della Giustizia Alfonso Bonafede. Ospite a Omnibus, a chi gli chiede della tratta Torino-Lione, il guardasigilli risponde:
il M5s dirà no: si vedrà in Parlamento quali sono le priorità delle altre forze politiche, se vogliono fare un favore a Macron, perché i francesi hanno tutto da guadagnare da questi accordi nefasti per l’Italia
Alfonso Bonafede – Ministro della Giustizia – a Omnibus
