I tassi di interesse della Bce sono in aumento al 2,5%. Detto in altre parole, la Banca centrale europea ha alzato i tassi di ben 50 punti base. La domanda che sorge spontanea è come questa misura andrà ad impattare sui mutui. Ce lo si domanda, soprattutto che in questo momento storico le rate al mese degli italiani che hanno fatto domanda per un prestito al fine di acquistare un’immobile stanno crescendo a dismisura. La crescita è tanto costante quanto allarmante, e resta preoccupante la situazione anche a seguito della politica aggressiva che Francoforte sta mandando avanti. In data 15 dicembre è avvenuta la riunione che ha sancito l’aumento del valore del denaro meno marcato. L’incremento dei tassi di interesse ha raggiunto i 50 punti base, se confrontati con quelli precedenti, con i consecutivi 75 punti base. Di certo, questa situazione porterà a un ulteriore aumento dei mutui.
Tassi di interesse della Bce in aumento: come cambiano i mutui
La Bce decide ancora una volta di alzare i tassi di interesse, per cui bisogna capire che cosa cambierà ancora per i mutui. La comunicazione ufficiale è arrivata il 15 dicembre 2022 e di sicuro ci saranno nuove ripercussioni. La situazione attuale è già alquanto critica e la stanno affrontando tutte le famiglie italiane che si trovano alle prese con il pagamento delle rate mensili. Queste si rivelano sempre più elevate a seguito dell’acquisto di una casa. A spiegare la situazione italiana ci ha pensato Bankitalia. Dai dati si emerge che i tassi di interesse che richiedono le famiglie italiane per i prestiti al fine di acquistare una casa hanno avuto un boom nel mese di ottobre. Tra questi si tengano in sconto anche le spese accessorie del Taeg.
Tassi di interesse della Bce in aumento: alcuni esempi pratici
Se si tiene in conto settembre 2022, dove si registrava un aumento del 2,65%, in ottobre si parla del 3,25%. A lanciare l’allarme è stato Codacons che ha fatto una serie di calcoli. Se si tiene in conto una fascia media per i mutui a tasso variabile, con un importo che va dai 125 mila euro e i 150 mila euro, la rata del mese di ottobre era di 40-50 euro. Tutto ciò a seguito dell’aumento, voluto dalla Banca centrale europea, dei tassi di interesse. Se ti tengono in considerazione gli aumenti ulteriori che ha proposto la Bce durante gli ultimi mesi, allora la rata mensile complessive per i mutui a tasso variabile è di 120-150 euro. È una somma di valore in più rispetto ai mutui dell’anno precedente. In totale, si parla di una spesa complessiva annuale di circa 1.440-1.800 euro.
Tassi di interesse della Bce in aumento: i dati Euribor e Eurirs
I dati di Euribor mostrano come il tasso dei mutui variabili sia in constante aumento. Si all’inizio del mese era di 2,41 percentuali, adesso si aggira intorno al 2,48%. A livello di trimestre, l’aumento va al 2,05%. I dati dell’Eurirs, che si riferiscono ai mutui a tasso fisso, registrano dei tassi del variabile inferiori. Per il ventennale si parla del 2,36%, trentennale 2,13%. Ne viene fuori che, al momento, a coloro che hanno intenzione di comprare una nuova casa converrà il tasso fisso.