Lo spread scende a 195 punti base e le banche riprendono fiato.
La procedura di infrazione per l’Italia è stata bloccata. Per l’anno 2019, non ci saranno altre analisi da parte dell’Unione Europea.
Le prossime valutazioni si faranno nel 2020, dopo la legge di bilancio prevista in autunno. La decisione è stata presa ieri ed è stata annunciata da Moscovici.
La notizia ha fatto scendere lo spread, che è arrivato dai 220 punti base di ieri ai 195 punti base di oggi.
Tira un sospiro di sollievo la Borsa Italiana, così come lo fanno i titoli bancari. Alcuni titoli sono arrivati in poche ore a un rendimento superiore al 2%.
Alla fine, il rendimento dei BTP a 10 anni scende all’1,57%. A migliorare la situazione ci sono anche le parole dette in passato dall’attuale presidente della BCE Christine La Garde.
Infatti, l’ex responsabile del Fondo Monetario Internazionale si era dichiarata favorevole allo stop sulla procedura di infrazione italiana e sul programma di acquisto titoli dei Paesi membri da parte dell’Unione Europea.
Questo acquisto di massa, chiamato quatitative easing, ha l’obiettivo di aiutare quei Paesi che hanno un eccessivo debito pubblico.
Spread in calo: come vanno i titoli bancari
I titoli bancari italiani vanno molto bene dopo le ultime notizie sullo spread in calo:
- +4% UBI Banca.
- +2,1% Banco BPM.
- +2,57% Unicredit.
- +1,98% Intesa.
L’Italia si è svegliata sul mercato azionario risollevata. Ora, la nuova sfida riguarda il ministero europeo economico per l’Italia.
Il Parlamento Europeo vota Sassoli
Nel frattempo, ieri è stato annunciato il nuovo Presidente del Parlamento Europeo. Si tratta dell’italiano, ex giornalista del TG1, David Sassoli. Sassoli sostituisce il presidente Tajani.
Esponente del PD, il nuovo Presidente del Parlamento Europeo è stato promosso a pieni voti dai socialisti che lo avevano indicato come nome possibile.
Il ruolo di Sassoli è solo un’inizio per l’Italia, che ora chiede un ruolo operativo.
Fonte: Il Fatto Quotidiano