I soldi accumulati nelle banche italiane, spesso sono oggetto da parte dei risparmiatori di tentativi di trasferimento verso paradisi fiscali esteri. La situazione bancaria internazionale e la crescente crisi economica degli ultimi mesi, hanno indotto sempre più nostri connazionali a operare trasferimenti di soldi, oltre i propri confini.
È bene ricordare che il trasferimento di soldi all’estero non è considerato a prescindere un reato perseguibile dallo Stato italiano. Vige una precisa normativa, che ne regola il suo trasferimento fuori dall’Italia.
Soldi in trasferimento all’estero: cosa dice la normativa italiana
Lo Stato italiano di certo non vieta il trasferimento di somme di denaro oltre il confine. Ogni cittadino è libero di disporre del suo patrimonio, come meglio ritenga opportuno. Il voler mettere a profitto oltre confine quanto accumulato con anni di lavoro o a raggiungimento della propria pensione, è una richiesta lecita e fattibile per tutti. È stato stabilito anche attraverso specifici trattati europei, il diritto di trasferimento e circolazione sia di beni che di individui Ue senza limitazioni. Sempre quando questi si verifichino in termini legali, ovviamente.
Il trasferimento di soldi all’estero poi diventa un passaggio fondamentale nel momento in cui si renda necessario un trasferimento di residenza. La prima cosa che sarà da verificare riguarda la provenienza del denaro. Se i redditi sono stati tutti regolarmente vagliati dal Fisco italiano, non si avrà nulla da temere.
Motivazioni del trasferimento di soldi all’estero
Per un nostro connazionale si potrebbero profilare diverse motivazioni, che inducano ad un trasferimento di soldi all’estero:
- Trasferimento effettivo della propria residenza all’estero.
- Spostamento di soldi all’estero per operare investimenti sia attraverso broker, o con investimenti diretti. Le destinazioni spesso sono Paesi ad alta redditività.
- Gestione del proprio patrimonio finanziario in Paesi con maggiore stabilità economica e politica.
Come effettuare il trasferimento di soldi all’estero
La movimentazione di denaro italiano oltre i confini, può avvenire sia in un’unica operazione, che in più riprese. È possibile utilizzare tre diverse modalità per poter trasferire i propri soldi all’estero, in maniera del tutto legale:
- Chiedere il supporto di società o intermediatori money transfert, specializzati in ambito finanziario e economico.
- Trasferimento fisico del denaro oltre frontiera.
- Spostare i soldi attraverso le operazioni telematiche.
Passaggio di soldi alla frontiera
A tal riguardo bisogna attenersi alle indicazioni espresse nel D.Lgs. n. 195/2008 (G.U. n. 191/2008), con approvazione attuativa del Regolamento Comunitario n. 1880/2005: “chiunque intenda trasferire denaro in contanti all’estero di importo pari o superiore alla soglia di €. 9.999,99 ha l’obbligo di rilasciare una dichiarazione alle autorità competenti”.
La comunicazione del trasferimento di soldi oltre la frontiera italiana, deve avvenire entro 48 ore prima del trasferimento dei fondi. Bisognerà indicare: le proprie generalità, la provenienza del delle somme di denaro, e la destinazione ed uso che si intende fare dello stesso.
Possibili sanzioni a cui si è soggetti
Nel caso in cui si verifichi la violazione dell’obbligo di comunicazione relativa al trasferimento dei soldi all’estero eccedenti i € 9.999 ecco le sanzioni previste:
- Sanzione pari dal 10% al 30% dell’importo che si tenta di trasferire all’estero, in eccedenza rispetto a €10. mila euro, se lo stesso non viene superato.
- Sanzione pari dal 30% al 50% dell’importo che si vuole trasferire all’estero, in eccedenza rispetto a € 10 mila, se l’importo eccede a € 10 mila.