Smartworking semplificato: cos’è, come funziona, come richiederlo

Lo Smartworking semplificato ormai si è andato diffondendo velocemente anche in Italia, per sopperire all’emergenza lavorativa derivante dalla pandemia Covid-19. Vediamo come funziona, e quali sono i meccanismi che ne regolano l’accesso.
Smartworking Semplificato
Smartworking Semplificato

Lo Smartworking semplificato a quanto pare risulta essere sempre più presente, nei diversi comparti dell’occupazione italiana. Andando a snellire l’iter burocratico per la sua attuazione, si rende tutto più semplice a vantaggio delle attività lavorative, e delle Aziende che intendono attuarlo. Vediamo nel dettaglio come si configura, il suo funzionamento e come è possibile richiederlo, nel pieno rispetto della tutela del lavoro.

Smartworking semplificato: cos’è?

Ad oggi sappiamo che la procedura semplificata per il lavoro agile, grazie al Decreto Riaperture del 22 aprile scorso, ha visto una proroga alla sua scadenza precedentemente fissata per lo scorso 30 aprile. Il primo termine quindi è stato fissato al prossimo 31 come enunciato con l’articolo 11 del decreto: “I termini previsti dalle disposizioni legislative di cui all’allegato 2 sono prorogati fino al 31 luglio 2021, e le relative disposizioni vengono attuate nei limiti delle risorse disponibili autorizzate a legislazione vigente”. Ma già si vocifera un prossimo slittamento della scadenza della proroga, al 30 settembre 2021. Sicuramente l’aver introdotto così massicciamente questa nuova formula lavorativa, ha velocizzato un processo che nel corso del tempo sarebbe andato comunque ad interessare una larga fascia di lavoratori.

Come funziona?

Per poter attivare questa tipologia di lavoro a distanza, devono profilarsi determinate situazioni che ne permettano l’attuazione in tutte le sue parti:

  • Dichiarazione stato emergenziale conseguente alla diffusione del Covid-19
  • Lavoratori con figli a carico costretti a rimanere a causa per quarantena obbligatoria, nel caso che il minore stia seguendo le lezioni scolastiche attraverso la DAD (Didattica a Distanza).
  • Si può beneficiare della modalità di lavoro agile con un contratto lavorativo in essere subordinato, anche privo di accordi bilaterali datore di lavoro/dipendente
  • Utilizzare la modulistica disponibile sul portale Cliclavoro
  • Provvedere in materia di modulistica INAIL alla compilazione e invio da portale stesso

Smartworking semplificato: come richiederlo

Per vedere configurarsi l’attivazione di modalità lavorativa di Smartworking semplificato bisognerà comunque attenersi ad una procedura ben precisa. Diverse sono le Aziende che a oggi hanno avuto modo di utilizzare tale tipologia di lavoro, andandone a verificare i vantaggi e gli aspetti negativi. Molte attività stanno prendendo in considerazione di mettere in campo l’alternanza lavorativa tra la modalità in presenza, e quella agile. Anche in questo caso sono previsti accordi di legge ben definiti, a tutela di ambo le parti.

Per attivare la modalità di Smartworking semplificato, rimangono inalterati i seguenti adempimenti:

  • Come da ex art. 23 L. 81/2017 sarà necessario a comunicare l’attivazione del lavoro agile, seguendo la procedura online sulla piattaforma di Cliclavoro. Viene previsto l’invio telematico di un file excel in cui siano presenti i nominativi con relativi dati anagrafici e assicurativi dei lavoratori agili. Andrà inoltre indicata la data di inizio e di fine modalità di lavoro in modalità di smart working.
  • Comunicazione da parte del datore di lavoro ai propri dipendenti lavoratori in modalità smartworkin agevolato, dell’informativa riguardante salute e sicurezza. Tale comunicazione di cui all’art 22 L. 81/2017 potrà essere trasmessa  anche a mezzo telematico con email o PEC, sia ai lavoratori che al rappresentate dei lavoratori per la sicurezza (RLS).

Articoli Correlati