La scrittura privata è una forma di accordo compilato e sottoscritto da cittadini privati senza l’assistenza di un notaio o di un pubblico ufficiale. E’ un atto che serve a regolare gli interessi e gli accordi di due o più firmatari in piena autonomia e senza vincoli particolari relativi a contenuti e forma. L’ordinamento italiano lascia ampia libertà di disciplinare le scritture private, ovviamente nel rispetto delle leggi vigenti come nel caso dei contratti.
Di seguito affronteremo il tema della scrittura privata, del valore legale di una scrittura privata rispondendo alle domande più comuni che ci si pone prima di firmare una scrittura privata, ovvero: cos’è? Quanto tempo dura? Si può annullare una scrittura privata firmata? E’ obbligatorio registrare e autenticare?
Cos’è una scrittura privata?
Non è prevista espressamente ad alcuna legge ma rientra in questa definizione qualsiasi atto firmato e scritto direttamente dai privati, senza l’ausilio di un notaio. Esempi di scritture private abbastanza comuni sono: vendita, donazione di beni (mobili e immobili), affitto di immobili e in generale qualsiasi accordo o contratto tra privati. E’ una scrittura privata anche un atto unilaterale come il testamento olografo.
La scrittura privata è quindi un documento redatto in forma libera con cui uno o più soggetti regolano i propri interessi e i propri accordi e può quindi essere redatta su un foglio comune che descrive l’oggetto e gli accordi tra le parti e dovrà necessariamente riportare le firme dei contraenti. Senza le firme l’atto non ha ovviamente alcun valore.
Scrittura privata: che valore ha?
E’ un atto che impegna agli obblighi in esso contenuti solo i firmatari. Per la validità della scrittura non è previsto alcun requisito o adempimento, ad eccezione dei casi in cui è richiesta, ad esempio, la trascrizione nei pubblici registri immobiliari, o la registrazione presso l’Agenzia delle Entrate come nel caso di un compromesso per la compravendita di un immobile. Tuttavia la mancata registrazione non causa la nullità dell’atto in quanto la registrazione è solo un adempimento di natura fiscale. Nel caso, invece, dei contratti di locazione la mancata registrazione determina la nullità dell’atto.
Determinati atti, per legge, non possono essere redatti come scritture private ma devono avvenire sempre per atto pubblico. E’ il caso ad esempio della compravendita o donazione di beni immobili o la costituzione di società, per i quali è necessaria la presenza di un notaio.
Quanto dura una scrittura privata?
Non c’è alcun vincolo sulla durata di una scrittura privata, per scioglierla basta un accordo tra le parti oppure i firmatari possono accordarsi per fissare una data di scadenza già nell’atto della scrittura privata.
Come contestare la firma di una scrittura privata
Se uno dei soggetti firmatari ritiene che la firma apposta sull’atto non gli appartiene può procedere a contestarla disconoscendo la sua firma e di fatto impugnando la scrittura privata che verrebbe quindi annullata. Spetterebbe poi all’altro firmatario dimostrare il contrario, ovvero l’autenticità della firma. In un eventuale giudizio il giudice potrebbe disporre una perizia calligrafica mirata ad analizzare altri contratti firmati dal soggetto per stabilire l’eventuale autenticità.
Scrittura privata autenticata: che cos’è e che valore ha?
E’ un atto tra privati in forma libera con cui i contraenti affidano ad un notaio l’autentica delle firme al fine di evitare contestazioni future. Il notaio quindi accerta e certifica l’autenticità delle firme apposte sulla scrittura che quindi acquista pieno valore legale. Non sarà quindi più possibile, per i firmatari, contestare in futuro la validità della firma apposta sulla scrittura privata se non tramite una querela di falso.