Stando a una recente ricerca di Microsoft sullo smart working, questa modalità di lavoro potrà funzionare nel futuro solo se c’è fiducia tra i lavoratori e i manager. Stando all’inchiesta, solamente il 12% dei capi d’azienda credono nella produttività del loro dipendenti. La socialità è la chiave per riportarli in azienda e aumentare la loro efficienza dal punto di vista lavorativo.
Ricerca di Microsoft sullo smart working del 2022
A partire da marzo 2020, quando è scoppiata la pandemia di Covid-19, la maggior parte delle persone ha dovuto modificare il proprio modo di lavorare. Lavorare da casa è stata infatti una possibilità che hanno dato molte aziende ai propri dipendenti. In quest’occasione si sono scoperti diversi lati, sia positivi che negativi, dello svolgere la propria mansione da remoto. Da un lato si sono avute meno spese, minore stress e un aumento della flessibilità. Dall’altra però sono molti coloro che hanno sperimentato una sensazione di isolamento e solitudine. Per tale ragione è importante che il lavoratore da casa riesca a trovare un equilibrio personale. A questo proposito, la Microsoft ha mostrato i risultati del più recente World Trend Index, per il quale sono stati intervistati 11 Paesi e 20 mila persone circa. Si sono analizzati miliardi su miliardi di segnali legati alla produttività dei dipendenti raccolti sia da Microsoft 365 che da Linkedin. Le interviste fanno parte di quest’anno 2022, nei mesi di luglio e agosto. Nel rapporto ci sono molti dati interessanti, come ad esempio la volontà dei capi d’azienda di voler far ritornare le persone in struttura. D’altra parte, però, i lavoratori non hanno intenzione di rientrare a lavoro solo per svolgere la mansione che si potrebbe fare a casa.
Ricerca di Microsoft sullo smart working: importanza della socialità
Secondo la ricerca di Microsoft per lo smart working, è risultato che l’82% dei capi aziendali sono giunti alla conclusione che è importante che i lavoratori rientrino in sede. In più, sia per il 73% dei dipendenti e per il 78% dei capi hanno affermato che, per recarsi in ufficio, è importante avere un motivo in più rispetto le uniche aspettative aziendali. Il motivo principale per cui si preferisce non optare per lo smart working è di carattere sociale. È vero infatti che l’84% delle persone intervistate hanno affermato che vogliono tornare in sede di lavoro per poter socializzare con i colleghi. Il 73%, poi, spiega come si recherebbe in ufficio volentieri se sa che ci sono i membri del proprio team. Se si tengono in considerazione questi dati, risulta ovvio che la modalità più efficiente per riportare i dipendenti in ufficio è dar loro la possibilità di conoscersi, parlare e incontrarsi. Così si potranno stabilire dei rapporti anche al di là del piano lavorativo. In più, i manager hanno il compito di essere empatici e onesti per garantire buoni risultati da parte dei lavoratori al rientro in ufficio. Secondo la ricerca, l’82% dei dipendenti intervistati hanno affermato che sono più inclini a tornare in ufficio per un’altra ragione. Vogliono infatti avere dei feedback sinceri e diretti dai propri manager.