Reddito di Cittadinanza: rinuncia, è possibile?

Reddito di Cittadinanza: rinuncia, è possibile?

Reddito di Cittadinanza: rinuncia, è possibile?

Non sono pochi quelli che stanno pensando di rinunciare al reddito di cittadinanza. Questo perché alcuni non si dicono soddisfatti dell’importo mensile che gli è stato riconosciuto, più basso rispetto alle aspettative.

Reddito di Cittadinanza: gli obblighi da rispettare

Per beneficiare del reddito di cittadinanza è necessario rispettare delle regole precise. Tra gli obblighi che i beneficiari devono accettare troviamo:

  • sottoscrivere il Patto per il lavoro con il centro per l’impiego, che comporta di impegnarsi nella ricerca attiva di un lavoro e nella frequenza di corsi di formazione:
  • essere disponibili a partecipare a progetti di utilità sociale per un minimo di 8 ore a settimana.

In realtà, però, non vi è una disciplina della rinuncia al reddito di cittadinanza. Né l’Inps ha dato informazioni su come rinunciare al rdc, né il decreto 4/2019 ha previsto questa opzione. Visti i molti solleciti degli ultimi giorni, è attesa a breve una direttiva che colmi questo vuoto normativo.

Non presentarsi alla convocazione di Poste Italiane per il rilascio della tessera elettronica e al centro per l’impiego per sottoscrivere il Patto per il lavoro non è la via giusta da perseguire.

Reddito di Cittadinanza: in attesa di una direttiva

Coloro che vogliono rinunciare al reddito di cittadinanza devono aspettare una norma che regoli l’operazione. Altrimenti possono incorrere in sanzioni e/o nello stesso trattamento previsto per la decadenza del diritto del reddito di cittadinanza. Oltre a perdere il beneficio del rdc, il decreto 4/2019 prevede che, una volta decaduto il diritto, è necessario attendere 18 mesi prima di poter fare nuova richiesta di sussidio. 6 mesi se il nucleo familiare è composto da minorenni e/o disabili.

Per evitare di incorrere in situazioni spiacevoli, consigliamo di aspettare direttive Inps o governative.

Nel caso in cui le due istituzioni non intervenissero, per le prossime richieste si consiglia una consulenza preventiva per capire bene a quanto ammonti l’importo del rdc al quale si ha diritto.

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Camilla
Laureata magistrale in Scienze Politiche e con un Master in Istituzioni parlamentari. Aspirante giornalista, collabora con altre testate e aziende come autrice e web editor.