In Europa, la Private Equity diventa la prima forma di investimento, con un flusso di 500 miliardi di Euro.
La Private Equity è diventata una formula di investimento vincente. Oggi, questo modo di investire ha sovrastato tutti gli altri, con un flusso di ben 500 miliardi di Euro.
I cosiddetti asset illiquidi stanno facendo molto gola al mercato europeo, che li preferisce rispetto agli investimenti borsistici più tradizionali. Secondo una recente indagine, a Giugno 2018 (ultimi dati disponibili) sono stati ben 1620 miliardi di Euro quelli investiti nel flusso di questi asset e il numero è destinato a crescere.
A contendersi il primato sono gli hedge funds e le attività di private equity. Il numero di operazioni permette la possibilità di investire nelle start up o nelle nuove imprese in genere. Per investire, si utilizza la formula del direct lending, ovvero del prestito diretto all’impresa che si sta realizzando.
Nella corsa agli investimenti, gli hedge funds scendono in Europa. I motivi sono:
- minore massa di denaro che si sposta per le imprese già stabili;
- performance più basse tra la fine del 2018 e i primi 3 mesi del 2019;
- l’abbandono da parte degli investitori per un valore di 22 miliardi di Euro.
Infrastrutture e mercato immobiliare registrano un segno “+”. Per il secondo, c’è l’incertezza dovuta alla Brexit, incertezza che finirà con la chiusura definitiva dei rapporti tra UE e Regno Unito.
Anche se non quotato, anche l’investimento nelle infrastrutture si presenta come un’ottima formula. In particolare, gli investimenti riguardano l’energia rinnovabile e le raccolte fondi.
E in Italia?
Nel nostro Paese basa l’87% dei propri investimenti su un totale di 27 miliardi di Euro in private equity e venture capital.
Il primato resta quello londinese, che utilizza il 54% del capitale investito in questi asset. Chi opera sul mercato europeo, quindi, dovrà utilizzare questa nuova realtà come un rilancio per le proprie strategie di investimento.
Fonte: IlSole24Ore