Il prezzo del gas è ancora in aumento e tutte le famiglie e imprese italiane se ne possono accorgere dal prezzo delle bollette. Il conflitto tra Russia e Ucraina ha dato il via a una crisi energetica segnata da un’inflazione a doppia cifra. A fare in conto con questa situazione non è soltanto l’Italia, ma anche il resto d’Europa che sta registrando dei prezzi da record su ogni bene e servizio. Il problema è che con l’arrivo del freddo invernale i costo legati alla materia prima si sta nuovamente alzando. Tutto ciò avrò un costo per le utenze dell’ultimo mese dell’anno. Ecco che si sta cercando di far vertere il discorso sull’introduzione di un price cap, così da poter mettere un freno all’aumento del costo del gas.
Prezzo del gas è ancora in aumento: cosa sta accadendo
A dicembre il prezzo del gas è nuovamente salito nel mercato Ttf di Amsterdam. Si tratta del riferimento principale per quanto riguarda gli scambi europei. Nella giornata dell’8 dicembre è addirittura aumentato il costo per megawattora, raggiungendo la cifra di 159 euro. Ha così raggiunto un aumento pari a 6,5% e, rispetto un mese fa, ha segnato 45 euro, circa, in più. Bisogna tenere in conto che nelle settimane precedenti, invece, si era potuta notare una piccola tregua. Questo era accaduto a seguito del riempimento degli stoccaggi da parte dei Paesi membri. In più, le temperature miti del mese di novembre avevano fatto in modo che la domanda potesse diminuire. Adesso però l’inverno è iniziato e, come al solito, si rivela particolarmente rigiro sopratutto nelle zone del nord. Ecco che di conseguenza aumenta il consumo del gas che consente alle famiglie e imprese di potersi riscaldare. Con l’aumento dell’utilizzo del riscaldamento, quindi, le quotazioni sono nuovamente aumentate.
Prezzo del gas è ancora in aumento: la proposta del price cap
Secondo il punto di vista di alcuni esperti questa situazione si può ovviare nel momento in cui si decide di imporre un price cap sul costo del gas. Non è la prima volta che se ne parla in Europa, ma è comunque una soluzione che non tutti gli Stati hanno intenzione di adottare. La proposta più recente relativa al price cap è stata quella di fissarlo a 200 euro per megawattora. Purtroppo, però questo prezzo non mette d’accordo tutte le Nazioni. È vero, Ursula von der Leyen, la presidente della Commissione europea che si è recata a dicembre anche in Italia, ha deciso di riprendere il discorso sul price cap. il suo punto di vista è quella di una persona fiduciosa nella sua applicazione. Ha anche dichiarato che si riuscirà a trovare una soluzione entro la fine di quest’anno. Ha anche aggiunto che l’Italia sia stata in grado di fronteggiare al meglio l’emergenza energetica. Si tenga in considerazione il fatto che il territorio italiano è risultato essere lo Stato europeo maggiormente colpito dal taglio dei flussi di gas russo. Nonostante ciò, ha fatto del suo meglio per sanare la situazione e prendere nuove direzioni. Ecco che risulta essere, per la presidente, un prefetto esempio di Nazione in grado di gestire in modo repentino l’emergenza.