Prezzi benzina diesel e gpl interessati ancora dal taglio delle accise, messo a punto dal Governo. È notizia recente che il Consiglio dei Ministri abbia posto la firma alla proroga dei tagli delle accise, andando ad estendere tale provvedimento anche per il metano. Cerchiamo di fare un po’ di chiarezza in merito ai prezzi benzina gpl e metano, e alla nuova scadenza delle tariffe agevolate.
Prezzi benzina e diesel: prosegue lo sconto
La scadenza dello sconto che avrebbe dovuto interessare i costi dei carburanti, sarebbe stata fissata alla data di ieri 2 maggio. Ecco invece giungere oggi, nuove notizie in merito allo sconto delle accise, che si andrà di fatto a ripercuotere sui prezzi benzina Italia.
Con questa nuova firma apposta alla proroga del taglio delle accise, il Governo riuscirà così a mantenere i prezzi benzina oggi al di sotto dei € 2 al litro. Si tratta quindi di proseguire a tenere in vigore un taglio pari a 25 centesimi al litro. Andando poi ad aggiungere a tale riduzione anche quella dell’IVA, ecco che si raggiunge una totale contrazione dei carburanti, pari a 30 centesimi al litro.
Volendo fare un po’ di luce sull’entità dei tagli alle accise messi a punto dal Governo, ecco che dal 3 maggio all’8 luglio 2022, le aliquote saranno così ripartite:
- Benzina € 478,40 euro per mille litri.
- Gasolio € 367,40 euro per mille litri.
- Gpl € 182,61 euro per mille chilogrammi.
- Gas naturale usato per autotrazione pari a zero.
- Metano con Iva che scenderà al valore del 5%.
Prezzi di benzina, diesel, gpl e metano oggi
Sul territorio nazionale, ecco le indicazioni per i costi odierni dei carburanti per autotrazione, per litro:
- Benzina servito: € 1,931 (contro € 1,925 rilevato il primo maggio)
- Benzina self: € 1,798 (contro € 1,783 rilevato il primo maggio)
- Diesel self: € 1,815 (contro € 1,795 rilevato il primo maggio)
- Diesel servito: € 1,948 (contro € 1,936 rilevato il primo maggio)
- Gpl tra € 0,849 e € 0,872
- Metano auto tra € 2,076 e € 2,342.
Prezzi Benzina, da oggi parte il taglio delle accise sui carburanti. Sono stati disposti in Gazzetta Ufficiale i decreti stabiliti dal Cdm durante la scorsa settimana, che riguardavano le misure urgenti per un serio contrasto sui prezzi del carburante. Grazie al taglio, già nella giornata di oggi è stato possibile vedere un calo dei prezzi.
Nella giornata odierna sono inoltre entrati in vigore anche la tassa sugli extraprofitti delle società energetiche, pari al 10% per il 2022 e sarà versata durante il mese di giugno 2022. E’ stato inoltre rafforzato il piano di accoglienza dei profughi provenienti dalla guerra in Ucraina, oltre ad aver incrementato economicamente il sostegno per le imprese in difficoltà.
Prezzi benzina finalmente non più in salita costante. Ecco che dopo le impennate dei costi dei carburanti alle stazioni di rifornimento, si sta assistendo ad un’inversione di marcia. Gli esperti però non abbassano il tono di allarme, facendo intendere che questo clima rispecchia solo una calma apparente.
Fortunatamente però alcune compagnie petrolifere nelle ultime ore stanno ritoccando al ribasso, il prezzo dei carburanti. Vediamo quindi dove è possibile rifornire le nostre vetture ai distributori con gli sconti più alti, senza troppi patemi d’animo.
Ecco gli interventi annunciati dal Governo Draghi, in merito al caro carburanti in Italia
La Gazzetta Ufficiale ha previsto per la giornata di oggi lo sconto pari a 0,25 centesimi di euro, sulle imposte presenti sui carburanti in Italia. Sarà reso effettivo dalla giornata di domani. Ma non è questo il solo provvedimento messo a punto dal nostro governo, a contrasto del caro prezzi dei carburanti e dell’energia, nel nostro Paese. Infatti ad essere interessate dalle ultime decisioni del governo di Mario Draghi, saranno anche le famiglie che presentino un reddito sotto i 12 mila euro su Isee.
Ecco quindi che già in alcune stazioni di servizio, gli sconti sul costo della benzina e dei carburanti si sono fatti vedere. Il cosiddetto Pacchetto Energia varato dal Governo è pari a 4,4 miliardi di euro di misure messe a punto per andare in soccorso degli italiani alle prese con i costi energetici.
Ecco i principali punti di intervento da parte delle istituzioni, sul fronte dei rincari energetici:
- Si assisterà alla rateizzazione delle bollette legate ai servizi energetici, fino ad un massimo di 24 mesi.
- Verrà messo a punto un incremento dei crediti d’imposta sul costo dell’energia e del gas, andando così ad agevolare le Aziende italiane cosiddette energivore e gasivore. Inoltre ne saranno formulati di nuovi con l’intento di offrire sostegno alle Aziende che fanno uso di grandi volumi di elettricità e gas.
- Sono stati creati creazione nuovi fondi per supportare il comparto della pesca, quello dell’ agricoltura e del trasporto.
- Fino al prossimo aprile 2022, il costo della benzina e del gasolio al distributore saranno ridotti di 25 centesimi a litro.
- Aumenterà lo stanziamento di fondi destinati alle famiglie. Passerà da 4 a 5,2 milioni di euro l’importo a contenimento dagli aumenti delle bollette. I nuclei familiari interessati dall’agevolazione pagheranno l’energia elettrica come la scorsa stagione 2021, con modifica del tetto Isee da 8 mila a 12 mila euro. Così facendo i nuclei familiari coinvolti nell’agevolazione economica, saranno 1,2 milioni in più, rispetto al provvedimento messo a punto in precedenza.
Prezzi benzina: ecco dove il pieno costa meno
Le stime riportate da Quotidiano Energia, di fatto evidenziano i prezzi di benzina e diesel, consigliati nei distributori nazionali. Ecco quindi che i costi del servizio con relativo prezzo di benzina e diesel, sono in calo. Vediamo dove sono stati ritoccati così al ribasso:
- Si registra un -3 centesimi nei distributori Eni sia sul costo benzina, che su quello del gasolio.
- Sono 5 i centesimi in meno nei distributori Q8 e Tamoil.
- La discesa è pari a 8 centesimi nei distributori IP sia sul gasolio e sul verde.
Prezzi benzina al rialzo, che sembrano non volersi più arrestare. Il carburante sta subendo aumenti incredibili, nell’arco di pochi giorni. Cerchiamo di fare un po’ di chiarezza su ciò che sta accadendo nelle tasche degli automobilisti italiani, costretti inevitabilmente ad usare il proprio veicolo.
Prezzi benzina alle stelle: ancora in salita
La storia dell’economia internazionale ci ha insegnato che il prezzo della benzina aumenta, quando il petrolio presenta nuove impennate. Un’equazione a livello mondiale. Raramente tali aumenti sono così immediati. Lo scorso anno il prezzo della benzina è andato aumentando in 12 mesi, di oltre il 15% del suo prezzo iniziale. Ecco quindi che a fine 2021 fare un pieno di benzina andava ad incidere sul bilancio familiare dell’automobilista medio italiano, tra gli € 11 e i € 13,50 in più.
Carburanti, prezzi benzina alle stelle: in fila ai distributori
In questi giorni il prezzo del greggio, in poche ore ha raggiunto livelli davvero impensabili. Ormai si viaggia a 130 dollari al barile, tanto che già si temono imminenti nuovi rincari. Si sta assistendo in queste ore a lunghe code ai distributori di carburante in tutta Italia. Gli automobilisti ormai si passano parola su dove sia possibile fare rifornimento, a qualche decina di centesimi in meno. Complice i social, si stanno attivando diversi gruppi che suggeriscono dove sia possibile risparmiare per fare un pieno alla propria autovettura. C’è anche chi varca il confine e riesce a fare rifornimento a un prezzo più conveniente, nella vicina Svizzera.
Volendo fare rifornimento in modalità self il prezzo medio del diesel ha raggiunto quota tra i € 1,966 al litro, e € 2,040 a litro. La benzina dal canto suo sempre in modalità self, la troviamo erogata tra € 2,048 al litro fino a € 2,076 al litro.
Al servito invece i prezzi della benzina si attestano tra € 2,121 e € 2,252 al litro, anche se si registrano ancora ritocchi al rialzo. Di rimando anche il diesel sta raggiungendo le stesse quotazioni della benzina, se non in alcuni casi la supera di qualche centesimo. Al servito dunque il diesel invece ha raggiunto quota tra € 2,074 al litro, fino a € 2,131 per litro.
Il peso dei prezzi benzina sulle famiglie italiane
Dai dati raccolti da Codacons gli italiani stanno pagando oggi un litro di benzina o di diesel, rispettivamente il 28,3% e il 33% in più rispetto a marzo dello scorso anno. A conti fatti il rincaro dei carburanti sta incidendo sulle famiglie italiane con un + € 533 annui per la benzina e + €568,8 per il diesel. Da notare come questa sia la prima volta che la benzina non risulti essere il carburante più caro.
Metano rincara a causa della guerra Russia Ucraina
Ma la stangata dei carburanti non si ferma solo a quelli usati maggiormente nei trasporti. Il gas con il suo aumento ha portato anche il metano a prezzi da record. Ora si è già a oltre i € 2 al kg. Per quanto riguarda invece prezzi praticati del Gpl, questi vanno da € 0,863 a € 0,883 a litro.
Il raffronto è impressionante se si prende a riferimento il dato della crescita del costo che dal 2005 ad oggi vede il prezzo medio annuale del gas essere intorno ai 24,50 cents/smc. Nessuno si aspettava che anche il metano potesse essere investito da questa ondata di crescita dei prezzi dei carburanti. Il ritocco in questo caso è stato inevitabile a causa del rialzo della materia prima, che da inizio 2022 pare essersi ormai triplicato.
Prezzi dei carburanti, ripercussioni non solo per gli automobilisti
Complice il conflitto russo-ucraino che ha messo in moto tutta una serie di meccanismi economici che inevitabilmente hanno determinato gli aumenti dei costi dei carburanti, di certo a soffrirne non saranno i soli automobilisti. A farne le spese saranno trasversalmente i consumatori , in ogni ambito. Sia che si tratti di genere alimentare o puramente un accessorio o un pezzo di ricambio auto, i prezzi al pubblico subiranno inevitabilmente dei rincari, dovuti all’aumento del costo legato al trasporto merci.
Sono notizie dell’ultima ora le agitazioni in corso tra gli autotrasportatori italiani, che alla luce dei rialzi dei costi del carburante, non hanno più i margini minimi per coprire le spese. Nella nostra Penisola l’85% delle merci viaggiano su gomma, pertanto l’effetto boomerang sui consumatori finali, è più che una certezza. Oggi benzina e gasolio costano il 30% in più e per una famiglia media è stato stimato che spenda circa € 500 in carburante.
Gli aumenti che si prospettano per gli italiani
Il conflitto Russia Ucraina ha inferto un duro colpo all’economia internazionale, già a lungo provata dall’emergenza Coronavirus. Con lo scoppio della guerra e gli aumenti dei prezzi dapprima dei carburanti e poi su tutto il resto per via del conseguente effetto domino, il futuro economico-finanziario che ci si prospetta non è affatto roseo.
Immediatamente sono aumentati tra gli altri oltre che benzina, gas, metano e gasolio, anche farine, pane, pasta, prodotti zootecnici, alluminio, derivati del petrolio, farmaceutici e pezzi meccanici. La produzione industriale italiana sta rischiando di andare incontro a ripercussioni gravissime, che richiederanno un immediato intervento da parte del nostro Governo.
Si attendono urgenti provvedimenti che possano attutire in qualche caso la situazione che stiamo vivendo. I sindacati di categoria chiedono a gran voce l’abolizione delle accise sui carburanti. Inoltre le Aziende stanno attendendo sostegni istituzionali per poter attenuare i costi legati ai rincari dell’energia elettrica, che porterebbe di sicuro ad un fermo delle produzioni.
Insomma c’è da confidare nel buon senso dei nostri governati e non solo, che possano in tempi brevi mettere in atto un piano strategico economico e finanziario a supporto della nostra produzione industriale , ed economia.