Prestito personale e cessione del quinto: le differenze

Prestito personale o scegliere la cessione del quinto dello stipendio può rivelarsi un grande dilemma. Vediamo come affrontare le spese improvvise.
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Prestito personale o cessione del quinto dello stipendio. Spesso è proprio questo il dilemma davanti al quale ci si trova nel momento in cui si ha bisogno di una somma di denaro extra. Cerchiamo di fare un po’ di chiarezza tra i due termini in merito al credito. Mettiamo in evidenza i punti di forza di ciascuna delle soluzioni.

Differenze sostanziali tra il prestito personale e la cessione del quinto dello stipendio

Le tipologie di prestito sono davvero tante. Talvolta per l’acquisto di un’autovettura ci si affida ad una finanziaria. Per acquistare un bene di cui abbiamo una necessità non programmata, si può ricorrere anche al personale istituto di credito. Il prestito personale e la cessione del quinto, rimangono comunque le soluzioni di finanziamento più richieste.

In ambo le situazioni si profilano prestiti non finalizzati. Ciò vuol dire che la somma erogata non è subordinata all’acquisto di un bene in particolare, o all’acquisizione di servizi. Il richiedente non deve quindi fornire alla banca o alla finanziaria, la destinazione che avrà la somma di denaro per cui si avanza richiesta.

Anche se prestito personale e cessione del quinto rientrano nello stesso ambito, questi si differenziano sia per la modalità di accesso al credito, che in merito alle modalità di rientro delle somme erogate.

Qual è il meccanismo che regola il prestito personale

Le forme di prestito personale sono caratterizzate dal pagamento personalizzato, in relazione del richiedente. Infatti le condizioni andranno a variare nel caso in cui si tratti di dipendente pubblico piuttosto che libero professionista, o in base all’età più o meno avanzata del richiedente. Anche la cifra che si intende richiedere incide sulle condizioni del piano di rientro dell’importo finanziato.

Oggi il prestito personale può essere richiesto anche tramite le procedure on line, visitando le piattaforme dei principali istituti di credito. Non è elemento di fondamentale valenza avere una pensione o un lavoro stabile. Ci si può avvalere di un garante, o determinare il piano di rientro negli stessi tempi del contratto di lavoro a scadenza.  Con tale tipologia di finanziamento, sarà possibile anche per i lavoratori atipici, per i professionisti e i lavoratori autonomi, riuscire a trovare la forma di finanziamento personale più adatta. Il prestito quindi potrà regolarsi su un piano di rientro determinato in base a rate mensili, su condizioni prese in accordo con l’istituto di credito che ha erogato la somma.

Come funziona la cessione del quinto dello stipendio

Anche la cessione del quinto dello stipendio rientra nella categoria dei prestiti non finalizzati. A differenza del prestito personale però, non tutti possono avere accesso a tale forma di finanziamento. Infatti il piano di rientro della somma erogata al richiedente, si perfeziona attraverso la trattenuta di un quinto della somma dello stipendio mensile percepito.

Tale forma di finanziamento può essere erogata ad un dipendente pubblico o privato, sia da parte del datore di lavoro, che da un ente pensionistico. Così facendo viene portata azero la possibilità che il richiedente possa risultare insolvente.

I vantaggi rispetto al prestito personale per il creditore vede la garanzia del rientro. Infatti sarà il datore di lavoro o l’Ente pensionistico che si occuperà di versare le rate dovute. Per il contraente non vi sarà obbligo di fornire alcuna forma di garanzia, e non sarà necessario mettere in moto RID, o segnarsi in agenda la data di scadenza della rata mensile.

Anche in questo caso l’offerta on line è davvero ampia. Dopo pochi giorni dall’espletamento della fase burocratica il richiedente potrà vedere sul proprio conto con velocità, le somme richieste.

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