Pos, multe in arrivo dal 1° gennaio: scopriamo cosa cambia

Pos con importanti novità in arrivo a decorrere dal prossimo anno. Sono in arrivo multe salate. Vediamo chi potrebbe esserne colpito.
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Pos quale strumento ormai fondamentale nelle transazioni commerciali. Che siano grandi importi o la spesa per un pacchetto di sigarette, in tutti gli esercizi commerciali è indispensabile la sua presenza. Scopriamo quindi perché con l’arrivo del nuovo anno, potranno scattare multe molto salate.

Anno nuovo scatta l’obbligo dell’uso del Pos

Con l’arrivo del nuovo ecco arrivare delle importanti novità che andranno a riguardare soprattutto i commercianti. Sono state messe a punto nuove regolamentazioni in merito a coloro che si rifiuteranno di ricevere pagamenti con carte di credito o attraverso l’uso del proprio bancomat.

Grazie alla conversione in Legge del DL Recovery che si attende a breve termine, veniamo a conoscenza della già approvata introduzione di tutta una serie di sanzioni messe a carico di determinati esercenti. Infatti coloro che si rifiuteranno di utilizzare il Pos per pagamenti digitali, saranno oggetto di sanzioni. Non si fissa alcun limite di importo sotto il quale gli operatori del commercio non possano accettare il pagamento digitale. I clienti saranno pertanto lasciati completamente liberi di poter scegliere il pagamento digitale, anche per somme che possono essere ritenute esigue. Ogni cliente sarà quindi messo nella condizione di poter scegliere di utilizzare la propria carta di credito o il proprio bancomat, anche solo per pagarsi un caffè al bar.

Anno 2022: ecco cosa cambia

Con decorrenza a partire dal prossimo 1° gennaio 2022, il Governo intende dare ancora un ulteriore giro di vite alla lotta all’evasione fiscale sul nostro territorio. Di sicuro la messa in pratica della nuova disposizione riguardo all’uso dei Pos per i pagamenti anche di piccolo importo andrà a dare origine a discussioni e controversie.

L’obbligo dell’uso del Pos non è fatto recente. La disposizione ha veduto per la prima volta l’obbligo nel 2014. In quella occasione però non si prevedevano  le applicazioni di eventuali sanzioni amministrative o pecuniarie per coloro che non si sarebbero presto messi in regola.

Purtroppo però malgrado sia passato del tempo dalla prima disposizione governativa, ad oggi risultano essere ancora numerosi quei commercianti o esercenti che pur avendo un POS in dotazione, spesso si rifiutano di accettare pagamenti con bancomat o altre carte. Il fenomeno poi si intensifica ulteriormente, quando sono chiamati in causa importi di spesa molto piccoli.

Quindi per andare a d escludere l’eventuale rifiuto che un cliente potrebbe ricevere alla richiesta di un pagamento con Pos, ecco scattare le sanzioni amministrative. Ma andando a guardare un po’ indietro in merito ai provvedimenti amministrativi in tal senso, scopriamo l’obbligo di dover accettare comunque il pagamento elettronico come inteso dal Decreto Legge 124/2019.

Il Governo guidato da Monti, con il Decreto Crescita 2.0, andava a stabilire una soglia minima d’importo a € 30. Al di sotto di tale cifra l’esercente poteva anche dire di no. Poi fu la volta del Governo Renzi che definì la soglia minima di transazione digitale, a € 5. Ora lo step successivo non può che essere quello di cancellare di fatto ogni limite di utilizzo.

La novità introdotta dal 1° gennaio 2022 la ritroviamo quindi nelle sanzioni fisse pari a € 30 per chi rifiuta il pagamento, mezzo Pos. A questo dovremo andare ad aggiungere la percentuale pari al 4% dell’importo che si intenda pagare con il Pos.

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