Anche INAIL dice addio al PIN: entro ottobre 2021 tutti i cittadini potranno accedere solo con SPID, CIE o CNS.
Così come accaduto per l’accesso al portale INPS, anche l’INAIL si adegua alle direttive per l’Italia Digitale e manda in pensione il suo codice PIN. Si tratta di un passaggio graduale e, probabilmente, più dolce rispetto a quello “subito” dai lavoratori per accedere a MyINPS. Infatti, solo dal 28 febbraio 2021 non verranno più rilasciate nuove credenziali di accesso INAIL.
Addio PIN INAIL in 3 step: dal 20 dicembre solo per CAF e patronati. Dal 28 febbraio non verranno più rilasciate nuove credenziali di accesso.
Un’Italia sempre più digitale che abbandona la vecchia usanza dei codici PIN (spesso oggetto di incredibili cacce al tesoro) per abbracciare metodi sicuri di identificazione come SPID, CNS e CIE.
Anche Inail, con circolare 36 del 19.10.2020, dopo INPS, aderisce a questa semplificazione in 3 diversi step.
I primi ad essere coinvolti nel cambiamento saranno i patronati e i CAF, seguiti da alcune specifiche categorie di utenti. Per loro, l’obbligo di accesso con SPID, CIE e CNS scatterà già dal 1 dicembre 2020:
- Agronomi e dottori forestali
- Agrotecnici e agrotecnici laureati
- Avvocati
- CAF imprese
- Centro servizi per il volontariato
- Consorzi Società Cooperative
- Consulenti del lavoro
- Dottore commercialista ed esperti contabili
- Periti agrari e periti agrari laureati
- Raccomandatari marittimi
- Servizi di associazione – Non società
- Servizi di associazione – Società
- Società capogruppo
- Società tra professionisti (STP)
- Tributaristi, revisori e altri professionisti per imprese senza dipendenti
La seconda fase, invece, coinvolgerà in generale tutti i cittadini: infatti, dal 28.02.2021 non verranno più rilasciate credenziali di accesso ai servizi INAIL. Di conseguenza, i nuovi utenti che dovessero aver bisogno dei suddetti servizi, potranno accedervi solo con SPID, CIE o CNS.
Il PIN INAIL già in possesso rimarrà valido sino al 30.09.2021
Coloro che sono già in possesso del codice PIN (purché non appartenenti alle categorie coinvolte nella Fase 1), invece, potranno continuare ad utilizzarlo sino alla naturale scadenza o entro il termine ultimo del 30.09.2021.
Dal 1 marzo 2021: via anche per le amministrazioni statali
Terza ed ultima fase: dal 1 marzo 2021 l’obbligo scatterà anche per le amministrazioni statali.
Come richiedere SPID
Per richiedere Spid, ovvero il Sistema Pubblico di Identità Digitale, è sufficiente essere in possesso di un indirizzo email, numero di cellulare, documento di identità in corso di validità e codice fiscale e seguire questi semplici passaggi:
- accedere ad uno degli Identity Provider indicati dal Governo al seguente link: https://www.spid.gov.it/richiedi-spid;
- compilare la domanda con i propri dati anagrafici;
- effettuare la procedura di riconoscimento, gratuita con CIE o Firma Digitale, a pagamento con webcam.
Quest’ultimo passaggio, grazie all’intervento del Garante della privacy, dovrebbe essere ben presto sostituito con una sessione video registrata automatica.