Il petrolio subisce un balzo violento sui mercati per via del grave disastro avvenuto in Arabia Saudita. Ecco tutti i dettagli e i rialzi.
Petrolio: gli attacchi terroristici in due centri diversi di produzione hanno creato notevoli rialzi sui mercati delle materie prime oggi. La produzione ha subito un – 5 milioni di barili prodotti al giorno, con una quotazione che è salita ben oltre la soglia prevista dagli analisti. Il bombardamento contro i centri di produzione si è verificato a mercati chiusi, ma questo non è bastato per calmierare le perdite, tanto che l’Arabia Saudita ha dichiarato pubblicamente che, finché la situazione non sarà tornata alla normalità, la produzione manterrà questi nuovi regimi al ribasso.
Le quotazioni di Brent e WTI son o salite di oltre l’11%, diventando evidenti nel mercato delle materie prime.
Tutto è accaduto lo scorso 14 settembre, quando due piattaforme della compagnia petrolifera Saudi Aramco, di proprietà dell’Arabia Saudita, sono stati bombardati da dei droni. L’attacco terroristico ha messo in ginocchio la produzione di petrolio. Il danno è così importante che lo Stato ha già dichiarato di non poter mantenere il regime di produzione precedente per almeno un anno.
Sembra che l’attacco provenga dai ribelli filo-iraniani Houthi, nemici dell’Arabia Saudita in Yemen. I terroristi hanno rivendicato l’attentato. Gli Stati Uniti ritengono che sotto ci sia la mano dell’Iran. Anche se le fonti ufficiali parlano di almeno un anno di stop, gli analisti non sono così pessimisti. Goldman Sachs ha reso noti i dati del rialzo in rapporto con i barili non prodotti.
Come andranno le quotazioni
Se lo stop durerà solo una settimana, il rialzo sarà al massimo di 5 dollari sui mercati, se arriva a 6 settimane il rialzo sarà di 14 dollari al massimo, mentre se dovesse essere davvero un lungo periodo di stop c’è da aspettarsi un aumento al barile anche di 5 dollari.
Mentre l’Arabia Saudita sta cercando entro la giornata di rimettere in piedi almeno un quarto della produzione iniziale, tra l’Iran e gli Stati Uniti volano segnali di guerra.