Petrolio, l’Arabia Saudita taglia la produzione a 7,492 milioni di barili al giorno. La riduzione si va a sommare a quella concordata con Opec+ lo scorso aprile per porre fine alla guerra dei prezzi.
Petrolio: nuovi tagli alla produzione in Arabia Saudita. Il Ministero dell’Energia del Regno ha dato ordine ad Aramco, la compagnia petrolifera nazionale, di tagliare la produzione per un totale di 1 milione di barili al giorno nel mese di giugno. Questa ulteriore riduzione della produzione, si va a sommare con quella decisa in ambito Opec+ lo scorso 12 aprile.
La produzione totale di greggio, di conseguenza, si attesterebbe attorno ai 7,49 milioni di barili al giorno, ovvero 4,8 milioni in meno rispetto alla produzione del mese di aprile.
Novità anche per l’output di maggio che, ridotto, sarà di 8,49 milioni di barili al giorno.
Petrolio: nuovi tagli alla produzione in Arabia Saudita: i paesi Opec+ devono rispettare l’accordo.
L’obiettivo del Governo Saudita è fronteggiare la crisi petrolifera in atto, aggravata ulteriormente dall’epidemia da Coronavirus che ha ridotto la domanda di un terzo, riportare la stabilità all’interno del mercato e spingere i produttori aderenti all’Opec+ al rispetto del taglio.
L’accordo Opec+ sulla riduzione della produzione. A maggio e giugno -9,7 milioni di barili al giorno.
Nel mese di aprile, infatti, i paesi aderenti all’Organizzazione Paesi Esportatori di Petrolio – Opec+ hanno raggiunto un importante accordo sul taglio alla produzione per porre fine alla guerra dei prezzi.
La riduzione concordata è di 9,7 milioni di barili al giorno nei mesi di maggio e giugno 2020.
Dal 1 luglio 2020, la riduzione sarà di 8 milioni di barili al giorno e continuerà, seppur gradualmente, per attestarsi attorno ai -5,8 milioni di barili. Da non sottovalutare che proprio Arabia Saudita e Russia sono i paesi chiamati alla maggior riduzione della produzione.