Pensione anticipata: fino a 10 anni prima con RITA

Pensione anticipata introdotta in via sperimentale dalla legge di Bilancio 2017. Vediamo come e quando è possibile realizzare questo sogno.
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Pensione a 57 anni pare essere un’opzione possibile, per chi non vuole attendere i tempi tradizionali per lasciare il proprio lavoro. Gli ultimi anni che dividono il lavoratore dal meritato riposo, molto spesso risultano essere infiniti.

Cerchiamo di capire quando e se è realmente fattibile il poter lasciare con qualche anno di anticipo la propria occupazione, per godersi anni spensierati.

Come andare in pensione  prima del tempo

Una delle possibilità attuabili che consente di lasciare la propria occupazione, è la RITA. Si tratta della Rendita Integrativa Temporanea Anticipata. Tale istituzione è stata introdotta a partire dal 2017, grazie alla legge di Bilancio 2017, con definizione con la legge di Bilancio 2018.

Con la RITA è possibile accedere alla pensione, ottenendo l’anticipo di una rendita sulla futura propria pensione integrativa. Il meccanismo prevede che tale forma di pensionamento anticipato, vada ad utilizzare il capitale accantonato presso un fondo pensione. A tal riguardo vengono presi in considerazione i fondi aperti, i PIP, e i fondi negoziali.

Ciò determina una rendita mensile che si profila ottimale trimestralmente, che possa essere di supporto al lavoratore fino al raggiungimento vero e proprio della sua entrata in pensione. Con tale opzione quindi sarà possibile per un lavoratore che abbia compiuto 62 anni, richiedere la pensione anticipata pur avendo maturato solo 20 anni di contribuzione. L’importo sarà in proporzione all’importo che il lavoratore avrà versato nel fondo integrativo.

 Come si può andare in pensione anche a 57 anni

Per aderire all’opzione del prepensionamento grazie a RITA, basterà sottoscrivere la domanda che viene messa a disposizione da ciascun fondo. I lavoratori che si trovano senza occupazione perdendo il loro impiego, nel caso fossero iscritti ad una delle forme pensionistiche complementari che prevedano il regime di contribuzione fissa, potranno andare in pensione già a 57 anni di età. Ciò si potrebbe profilare se mancassero ancora 10 anni per dire addio al loro lavoro.

Stessa possibilità si potrebbe profilare a 62 anni di età, se a mancare all’appello per andare in pensione dovessero mancare solo 5 anni.

Quali sono i requisiti per lasciare anticipatamente il lavoro

Per il beneficio bisognerà essere in possesso dei seguenti requisiti:

  • Essere iscritti ad un fondo di previdenza integrativa a cui verrà avanzata richiesta di RITA.
  • Aver cessato la propria attività lavorativa.
  • Il raggiungimento entro 5 anni dell’età anagrafica necessaria per avere accesso alla pensione di vecchiaia. Per l’anno 2021 si intendono i 67 anni.
  • Aver maturato almeno 20 anni di contributi con riferimento ai regimi obbligatori di appartenenza.

Nel 2018 la RITA si estende anche a coloro che risultino essere disoccupati da oltre 2 anni. In questo caso basta aver compiuto 57 anni di età, e avere i seguenti requisiti:

  • Aver cessato il lavoro
  • Risultato disoccupato dopo la cessazione lavorativa, oltre i 24 mesi.
  • Possedere l’età anagrafica per la pensione di vecchiaia, come da regime obbligatorio di appartenenza, entro i 10 anni a seguire dal compimento del termine di inoccupazione.
  • Essere in possesso di almeno 5 anni di adesione alle forme pensionistiche complementari.

Mettere in atto la RITA

Chi utilizza la somma accumulata della rendita integrativa, ne fa uso come se si trattasse di una rendita anticipata. Contestualmente i contributi per il conseguimento della pensione, continueranno a crescere. La rendita è fruibile per il tempo limite di 5 anni e può essere erogata: mensilmente, bimestralmente o Trimestralmente.

La richiesta si perfeziona in due modalità:

  • Si può riscattare tutto il capitale accumulato nel fondo di previdenza complementare.
  • Si può riscattare solo una parte del capitale accantonato nel fondo di previdenza complementare

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