Andare in pensione 5 anni prima è ancora possibile. L’addio a Quota 100 per la fine di quest’anno, più volte ventilato, non è stato ancora ufficializzato ma è molto probabile che questo sia l’ultimo anno utile per approfittare di Quota 100 per anticipare di 5 anni il pensionamento. La pensione per tutti i lavoratori è un momento importante che sancisce la fine di un ciclo. Spesso apre un nuovo corso di vita in cui ci si potrà dedicare con tempo e passione, a tutto ciò che precedentemente si è tralasciato. Si sta parlando molto ultimamente sulle reali possibilità di fruire di sgravi ed incentivi, per accedere alla pensione con qualche anno di anticipo.
Vediamo come e se sarà possibile andare 5 anni prima in pensione, per i lavoratori italiani. Con la famosa Quota 100 nel passato triennio moltissimi lavoratori sono riusciti ad anticipare il passaggio al pensionamento di 5 anni. Attraverso tale strumento, è possibile andare in pensione a 62 anni, avendo maturato una contribuzione pari a 38 anni. I requisiti devono però maturarsi entro il prossimo dicembre 2021. Vediamo quindi le alternative a Quota 100 per andare in pensione 5 anni prima.
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Pensione 5 anni prima: come funziona il contratto di espansione?
Ora con la Legge di Bilancio 2021, si è assistito ad una proroga per quanto riguarda invece il Contratto di espansione. Anche attraverso questo strumento è possibile vedere anticipato l’ingresso alla pensione, di ben 5 anni. La misura è stata introdotta dal Decreto crescita e va a toccare le Aziende che annoverano nel loro organico, oltre 500 dipendenti (si scende a 250 in casi particolari). Tutto ciò non fa altro che andare a rinnovare il personale impiegato, favorendo l’ingresso dei giovani nel mercato del lavoro.
In realtà è un vero scivolo pensionistico in cui il datore di lavoro andrebbe a favorire coloro che sono prossimi al pensionamento. Verrebbe riconosciuta loro un’indennità mensile pari al trattamento lordo di pensione che si viene a configurare al momento della cessazione del rapporto lavorativo.
Sarà quindi il datore di lavoro a farsi carico dei costi per 5 anni, fin quando gli uomini non vadano a maturare 42 anni e 10 mesi di contribuzione, e 1 anni e 10 mesi per le donne.
Pensione anticipata: in cosa consiste la Legge Amato?
Vi sono anche altre possibilità per vedere anticipato il proprio ingresso alla pensione. Ad esempio grazie alla Legge Amato (503/1992), i lavoratori potranno accedere alla pensione di vecchiaia con 15 anni di versamenti e non più 20. Sarà necessario avere i seguenti requisiti:
- Essere in possesso di un’anzianità assicurativa pari almeno a 25 anni
- i 15 anni di contributi dovranno essere stati versati in periodi antecedenti il 31 dicembre 1992
- Versamento di contribuzione volontaria su autorizzazione precedente al 31 dicembre1992, anche per chi non ha provveduto
La legge Dini che opportunità offre per anticipare la pensione?
Per andare in pensione anticipatamente è possibile usufruire anche della Legge Dini 335/1995 che accetta 15 anni di contribuzione, piuttosto che 20. In altri termini sarà necessario aver conseguito un contributo prima del 31 dicembre 1995, e almeno 5 anni di contributi dal 1° gennaio 1996 in poi.
E’ possibile andare in pensione prima riscattando la laurea?
I lavoratori italiani che hanno lavorato almeno 37 anni e 10 mesi, non dovranno attendere altri 5 anni per accedere alla pensione. Per loro sarà possibile riscattare ad esempio, gli anni dedicati allo studio, che hanno consentito il conseguimento di una laurea.
In tal senso vi è anche un riscatto agevolato per gli anni trascorsi al conseguimento di una laurea. Basterà versare circa 5.200,00 euro per ogni anno di studi ( pertanto una media di circa 25 mila euro) per vedersi spalancare le porte della tanto attesa pensione.