Ottimismo per i mercati: costa sta accadendo

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Sta tornando un certo ottimismo per i mercati che stanno puntando al rialzo dopo un periodo poco convincente. Le azioni dell’Asia-Pacifico si sono concluse infatti in rialzo. Ne hanno guadagnato gli Stati Uniti i cui investitori, durante il primo giorno dell’ultimo trimestre per la negoziazione, si sono mostrati più ottimisti degli ultimi tempi. I mercati di Hong Kong e Cina sono in vacanza, per cui l’attenzione verte sui giapponesi Nikkei – che rimbalza al 3% – e Topix. L’australiano S&P/ASX 200 avanza del 2%, mentre il Kospi coreano del 2,58%. Gli stessi movimenti di rimbalzo si sono visti negli USA: qui le azioni di Wall Street hanno finalmente segnato, da agosto, l’aumento maggiore. Questo è avvenuto anche grazie al Governo britannico. Questi ha deciso di fare un passo indietro rispetto il suo piano di voler imporre dei tagli alla tasse. Questo stava agitando, nelle ultime settimane, i mercati di tutto il mondo. Si prevedeva l’eliminazione dell’aliquota massima a 45 pence. Chi lo aveva proposto, ovvero il cancelliere Kwasi Kwarteng, ha dovuto ricredersi a causa dell’ostilità mostrata dai parlamentari dei suo medesimo partito.

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Ottimismo per i mercati: cosa farà Fed

I futures azionari degli Stati Uniti e le azioni in Asia stanno riuscendo ad estendere i loro guadagni. Si pensava a un atteggiamento aggressivo da parte della Federal Reserve, cosa che però, al momento, non è avvenuto. Un certo miglioramento si è notato anche nel mercato obbligazionario, e i rendimenti sono scesi. Ecco che l’ottimismo per i mercati è stato possibile, e si è potuta allentare la tensione accumulata quest’anno. Il rendimento a 10 anni del Treasury, che contribuisce a fissare diverse tipologie di prestiti, è sceso a 3,61% contro il 4% della settimana scorsa. Aveva iniziato l’anno con l’1,51%. Così la produzione degli Stati Uniti si è rivelata più debole di quanto previsto, con i dati che riportano un calo delle spese del settore edile tra luglio e agosto. Si pensa così che la banca centrale miri a un’azione meno aggressiva. Da un certo punto di vista i dati sembrano essere scoraggianti, ma si spera che la Federal Reserve non sia troppo incisiva e non aumenti ulteriormente i tassi di interesse per far fronte all’inflazione. Se aumentano i tassi, l’acquisto di un immobile o un bene qualunque diventa più costoso. Quel che bisogna sperare è che si riesca a frenare l’inflazione rallentando l’economia. Se la Fed calca troppo la mano, però, rischia di provocare la recessione.

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Ottimismo per i mercati: bitcoin

Un certo ottimismo per i mercati arriva anche dal versante bitcoin. In questa prima giornata dell’ultimo trimestre dell’anno la criptovaluta è aumentata con la tregua dei rendimenti. I titoli tecnologici, invece, hanno avuto un rimbalzo. È vero infatti che sia la Microsoft che la Apple hanno entrambe registrato un aumento più alto del 3%. Sebbene ci sia stato un calo per Tesla pari all’8,6%, è arrivato il rally di lunedì. Bisogna ricordare che Tesla rappresenta, a Wall Street, tra i titoli più importanti, dato il suo grande valore di mercato. Tuttavia, gli investitori avevano previsto che, tra il mese di luglio e quello di settembre, si sarebbero venduti più veicoli elettrici.

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