Ora legale o ora solare? Cerchiamo di capire perché tutti noi due volte all’anno dobbiamo ricorrere al cambio dell’ora, andando a spostare le lancette degli orologi un ora avanti o indietro. Quando ha avuto origine tutto ciò?
Quando il prossimo cambio dell’ora legale
Toccherà tra il prossimo sabato 30 ottobre e la domenica 31 ottobre, spostare le lancette degli orologi, un’ora indietro. Appuntamento per tutti gli italiani alle ore 2:00. Con questa semplice operazione andremo a compiere il passaggio all’orario invernale.
Sarà poi durante la primavera 2022, che saremo di nuovo chiamati a spostare l’orario dei nostri orologi un ora avanti, passando di conseguenza al cosiddetto orario estivo. I cambiamenti d’orario ogni volta ci rinnovano la curiosità di meglio comprendere quanto effettivamente si vada a risparmiare in termini economici. Cerchiamo di fare un po’ di chiarezza.
Quanto si risparmia con il cambio dell’ora legale
L’istituzione dell’ora legale si deve alle intuizioni di Benjamin Franklin, che nel lontano 1784 si pose l’obiettivo di come si potesse risparmiare sull’utilizzo delle candele. Franklin propose di razionare le candele, di vietare le uscite notturne, e di modificare le abitudini legate al risveglio mattutino.
Le sue buone intuizioni non ebbero seguito, ma ispirarono di certo altri personaggi molto tempo dopo. Infatti il concetto dell’ottimizzazione della luce solare, venne ripreso ai primi del Novecento. Un costruttore britannico di nome William Willett riuscì a diffondere tale intuizione, forte della crisi economica che imponeva ristrettezze, a seguito della guerra. Fu così che l’esempio del Regno Unito da quel momento in poi, venne preso a modello da numerosi altri Paesi.
Il cambio dell’ora legale iniziò a essere inteso come un mezzo con il quale mettere in campo come una grande forma di risparmio. Questo è il motivo che ancora oggi spinge tutto il nostro Pianeta, a mettere in atto lo spostamento dell’orario degli orologi, 2 volte all’anno.
Quanto si risparmia all’anno con il cambio dell’ora
Con l’adozione del cambio dell’ora legale, è stato calcolato il risparmio medio rilevato nel nostro Paese, dal 2004 al 2018: 2004: 609 kWh, 2005: 640 kWh, 2006: 645 kWh, 2007: 643,7 kWh, 2008: 646,2 kWh, 2009: 643 kWh, 2010: 644,4 kWh, 2011: 647 kWh, 2012: 613 kWh, 2013: 569 kWh, 2014: 549,7 kWh,2015: 552,3 kWh, 2016: 573 kWh, 2017: 567 kWh, 2018: 554 kWh.
I dati resi noti dalla società Terna, parlano molto chiaro. Il risparmio energetico annuale nel corso degli anni si è andato sempre più assottigliando. Ciò si ritiene che possa essere da imputarsi ad un sempre più crescente consumo di energia nei mesi estivi, che vada a vanificare il risparmio accumulato con il cambio dell’ora, nei mesi invernali. In pratica l’adozione dell’ora legale in inverno, viene compromessa dal massiccio uso dei condizionatori d’aria in estate.
Inoltre a pesare sull’incremento dei consumi energetici annuali, è anche il costante uso di elettricità negli uffici pubblici e privati. Tutto ciò ci rende consapevoli che il risparmio dal cambio dell’ora legale, sia effettivo soltanto per i consumatori e per l’ambiente. È un dato di fatto che per il cambio d’ora legale il risparmio energetico si attesti sul valore di 0,2%. Trattasi di una media di circa 100 milioni di euro ogni anno.