Natale da sempre vuol dire anche riunione di parenti e familiari. Spesso ci si ritrova a sedere alla stessa tavola con lo zio che non vediamo da tempo, o i nonni che vivono lontano. Da sempre vige l’abitudine di far dono a nipoti e figli di somme di denaro contante, che in alcuni momenti della vita sono di certo più gradite dell’ennesimo tostapane. Vediamo quando tali movimentazioni di denaro, possano mettere in allarme il Fisco italiano.
Babbo Natale sotto lo sguardo vigile del Fisco
L’avvento del Natale rimette in contatto i nuclei familiari che spesso si sparpagliano sul territorio nazionale, per vicende personali. Ecco scattare il desiderio di offrire un sostentamento a chi non si frequenta abbastanza, o di cui si conosce bene la situazione economica poco solida. Ormai lo sanno bene gli italiani che proprio durante le Feste di fine anno usano regalare denaro contate. Ecco però che il Fisco alza le antenne, vigilando anche su queste transazioni economiche.
Sappiamo bene che il Governo italiano negli ultimi tempi ha messo in atto una stretta di vite sulle movimentazioni di denaro contante. Anche la ricorrenza del Natale non viene quindi esentata da probabili verifiche e controlli, da parte del nostro sistema tributario. Ormai per quasi tutti i pagamenti viene richiesta la tracciabilità. Le carte digitali di pagamento o le transazioni bancarie, dovranno quindi in tutti casi fornire una giustificazione delle nostre entrate e delle nostre uscite.
Regali in contanti: cosa rischiamo con il Fisco
Per un regalo che sia il meno formale possibile, di certo dovrà essere operato un prelievo in banca. Sarà bene tenere a mente che nel caso di una movimentazione di contanti oltre i 10 mila euro, in automatico verranno messi in atto i dovuti controlli fiscali. Nel caso in cui si debba prelevare un importo simile o superiore quindi, ecco che verrà avviata la segnalazione all’Unità di Informazione, automaticamente. In questo caso entrerà in gioco l’Agenzia delle Entrate. Nell’eventualità poi che potessero essere riscontrate anomalie nel nel giustificativo del prelievo contante, ecco scattare le sanzioni previste.
Si potrà giungere nei casi più eclatanti, di ammende pecuniarie, che potrebbero addirittura accompagnarsi a pene detentive. Pertanto sarà opportuno attenersi alle normative vigenti, con riferimento alla Legge di Bilancio. In tale circostanza è stato fissato il limite massimo di prelievo contante a € 1.000, con decorrenza dal prossimo 1° gennaio 2022.
Ultimi giorni per un Natale più ricco
Tenendo conto quindi dell’entrata in vigore dell’ulteriore stretta da parte del Fisco dal 1° gennaio 2022, possiamo dire che quello che ci attende sarà l’ultimo Natale in cui avremo il limite di prelievo fissato a € 1.999,99. Al fine di andare a contrastare il riciclaggio e l’evasione fiscale, sta prendendo spazio l’ipotesi di voler eliminare dalla circolazione le banconote di € 500.
Con il nuovo anno verranno inoltre rafforzati gli incentivi che faranno preferire la moneta digitale a quella fisica. I pagamenti sempre più tracciabili saranno l’ulteriore obiettivo istituzionale, a breve termine. Quindi Babbo Natale avvisato: attenzione a regali troppo cospicui in contanti, si rischierebbe di finire sotto la lente del Fisco italiano.