Mise: arrivano 140 milioni di euro per le attività chiuse

Mise firma il Decreto che permette l’accesso ad un fondo pari a € 140 milioni. Chi ha abbassato la serranda costretto dall’emergenza Covid, potrà ricevere il sostegno. Vediamo come.
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Mise con un comunicato stampa pubblicato il 1° settembre annuncia lo sblocco di  un fondo pari a € 140 milioni di euro. Si tratta nel dettaglio, di un nuovo contributo economico destinato a tutte quelle attività che per legge sono state costrette ad abbassare la serranda a causa dell’emergenza dettata dal Covid- 19. i mesi dell’allarme pandemico hanno costretto molte attività ad una chiusura forzata, che ha prodotto ingenti danni economici agli esercenti.

A chi è destinato il fondo perduto del Mise

Si attende a breve la definizione nel dettaglio da parte de Ministero dello Sviluppo Economico. Sarà pubblicato l’elenco di tutte le attività che potranno avere accesso al fondo perduto messo a disposizione di tutte quelle attività che sono state costrette alla chiusura per legge, durante l’emergenza pandemica nel nostro Paese.

L’elenco è  già redatto con decreto ministeriale, e porta la firma del Ministro Giorgetti. Ora resta il via libera definitivo da parte del Ministero dell’Economia. Saranno presi in considerazione i codici ATECO per dare una vera e propria definizione all’elenco dei beneficiari del fondo, e fare chiarezza.

Discoteche, sale da ballo, parchi a tema, sale giochi, cerimonie e d eventi, fiere, eventi di teatro e spettacolo, cinema, palestre e impianti sportivi. Queste sono solo alcune delle attività che il Mise ha definito quali destinatari del fondo perduto messo a disposizione di coloro che hanno abbassato le serrande durante l’emergenza dettata dal Covid-19.

Nel decreto vi sarà annesso un elenco dettagliato delle categorie che avranno accesso all’aiuto economico istituzionale, di Partite IVA. Discoteche e piscine saranno le attività che per prime andranno a beneficiare del fondo perduto messo a disposizione, come ha anticipato il ministro Giorgetti: “che ancora oggi sono chiuse e non possono, in virtù di un decreto, avere nessun tipo di attività”.

Il Mise intende poi mettere in atto un sistema avanzato negli automatismi, che vadano ad velocizzare e snellire le procedure di erogazione del fondo.

 A quanto ammonta il contributo stanziato

Per alcune attività è quindi  definito un aiuto economico pari a € 12 mila, mentre per altre si potrà arrivare fino alla somma di € 25 mila, a beneficiario. Le aziende potranno così vedersi rientrare almeno di una parte dei guadagni andati perduti durante il periodo dell’emergenza pandemica in Italia.

Sono stati moltissimi gli esercenti che hanno dovuto affrontare il fermo totale delle loro attività, dando fondo ai propri risparmi di una vita.

Come presentare la domanda di accesso al fondo stanziato dal Mise

L’alto livello di automatismo che presto sarà introdotto e messo in atto dal Mise, consentirà la facilità di acceso al fondo economico. La domanda dovrà essere presentata all’Agenzia delle Entrate, per via telematica. Questa infatti è l’iter adottato per avere accesso a tutte le altre forme di contributo a fondo perduto.

Principalmente si baserà su di una autocertificazione dei requisiti. Bisognerà indicare i giorni di chiusura forzata, i ricavi ottenuti dalla propria attività. In merito al lasso di tempo di chiusura esercizio questa dovrà essere compresa in minimo quattro mesi, con decorrenza dallo scorso 1° gennaio 2021 fino alla data di conversione del Decreto Legge Sostegni bis.

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