La messa a disposizione, acronimo MAD, serve per lavorare come insegnanti, ma non solo. Come tutti gli anni la richiesta si modifica e così anche per l’anno 2022/2023. soprattutto in un momento in cui le scuole italiane faticano a trovare persone disposte a insegnare, la MAD potrebbe essere un importante strumento da tenere in considerazione. Stando alle notizie ufficiali, per quest’anno scolastico manca un gran numero di docenti, sia nelle scuole dell’infanzia, che alle elementari, medie e superiori. Molte cattedre sono assegnate con contratti a tempo determinato e molti supplenti che si trovano già in graduatoria avranno molte possibilità di assunzione. Nonostante questo, è possibile che le scuole italiane abbiano ancora bisogno di altri insegnanti e per questo andranno a valutare le domande di messa a disposizione che consentono di lavorare in qualità di supplenti.
Messa a disposizione: di che cosa si tratta
Quando si parla di MAD ci si riferisce a una candidatura informale e spontanea che la normativa scolastica prevede per chi vuol lavorare a tempo determinato all’interno delle strutture scolastiche. Possono fare domanda coloro che vorrebbero lavorare sia come insegnanti che come personale Ata. In generale, il momento migliore per inviare la richiesta di messa a disposizione è l’estate. Così i dirigenti scolastici sapranno che possono contare sulle domande di chi vuol lavorare secondo questi termini. In realtà, però, la domanda si può presentare in qualsiasi momento dell’anno, anche se magari si rischia di essere più penalizzati ed essere chiamati più in là rispetto ad altre persone.
Altri momenti proficui dove presentare la MAD sono quelli a ridosso con dei periodi di chiusura, come le vacanze invernali, e quando le scuole attivano i corsi di recupero. Se una persona ha intenzione di diventare supplente grazie alla messa a disposizione, deve sapere dall’inizio che non ha bisogno di avere l’abilitazione all’insegnamento. È però importante che abbia i titoli necessari per iscriversi a una classe di concorso. La MAD serve anche per quegli insegnanti di ruolo che però vorrebbero cambiare provincia o la classe di concorso, pur mantenendo la stessa titolarità della sede.
Messa a disposizione: come inviare la richiesta
Come prima cosa da sapere, chi ha la precedenza per l’assegnazione delle supplenze sono i docenti già iscritti alle graduatorie di merito e a esaurimento. Successivamente, si prendono in considerazione quelli iscritti alle graduatorie provinciali e, alla fine, chi si iscrive alle graduatorie d’istituto. Quando si scorrono le graduatorie e non si riesce ad avere tanti docenti quanti i posti vacanti, allora si tengono in considerazione le domande per la MAD. Sono particolarmente ricercati i docenti di sostegno e coloro che insegnano scienze e matematica, fisica, storia e geografia, italiano.
Inviare la richiesta è semplice in quanto si tratta di una segnalazione informale, anche se però non bisogna dimenticarsi di alcuni importanti accorgimenti. Bisogna inviare la domanda di MAD attraverso uno di questi canali:
- raccomandata a/r;
- consegna a mano.
E-mail con indirizzo Pec. In questo caso non si deve dimenticare di firmare digitalmente ogni singolo documento.
Il dirigente scolastico riceve la richiesta e la terrà in considerazione nel caso in cui ci dovessero essere dei posti vacanti. Importante quindi non inviare la domanda a sedi distaccate o succursali. È necessario informarsi su dove abbia la sede effettiva il dirigente scolastico, così da non avere problemi.