Il Made in Italy è salvo: la revisione della lista dazi voluta da Trump ed emanata dagli USA ad ottobre non tocca l’Italia.
Made in Italy salvo dai dazi USA. Il Governo italiano può tirare finalmente un sospiro di sollievo. È, infatti, concluso l’aggiornamento dell’elenco dei prodotti d’importazione soggetti a tariffa, voluta da Donald Trump ed emanata lo scorso ottobre, e il Made in Italy non subisce contraccolpi.
Diverso destino attende gli aerei Airbus importanti dall’Europa, la cui aliquota passa dal 10 al 15%. Così, mentre l’azienda esprime “profondo rammarico“, il nostro Governo si dice soddisfatto.
Di Maio: “La nostra azione diplomatica e la nostra amicizia con gli Stati Uniti hanno scongiurato il peggio”.
L’Italia “esce indenne dalla revisione della lista dei prodotti soggetti a dazi che gli Usa avevano emanato lo scorso ottobre. Sono salvi i vini, l’olio d’oliva e gli altri prodotti italiani che rischiavano dazi fino al 100%. La nostra azione diplomatica e la nostra amicizia con gli Stati Uniti hanno scongiurato il peggio per le nostre aziende. Così difendiamo il Made in Italy, così difendiamo i prodotti della nostra terra, orgoglio della nazione“, ha dichiarato il Ministro degli Esteri Luigi Di Maio.
Made in Italy: esportazioni verso USA +11,1%
Una vittoria per l’Italia che esporta 4,5 miliardi di euro l’anno nel comparto agroalimentare e che già deve affrontare i dazi al 25% imposti su salumi, formaggi a pasta dura e olio di oliva. Ciononostante, si posiziona come secondo importatore di prodotti negli USA, con un mercato cresciuto dell’11,1% nel 2019.
Dazi USA: salvo il Made in Italy, ma colpiti altri mercati
Quanto meno curiose, le azioni intraprese sugli altri prodotti d’importazione inclusi nella lista statunitense. Se, a partire da marzo, il succo di prugna potrà essere eliminato dalla “lista dazi“, i coltelli francesi e tedeschi si vedono aumentare la tariffa dal 20 al 25%.