L’export cinese continua a salire e non sembra volersi arrestare. I dazi di Trump hanno forse fallito? Ecco come la Cina è corsa ai ripari e quali sono i dati dell’export.
Questa mattina Pechino ha reso noti i dati sull’export cinese. Analisti e non si aspettavano un ribasso eclatante, dovuto ai nuovi dazi imposti dal Presidente degli Stati Uniti con la nuova guerra commerciale. Invece, l’export cinese è al rialzo. Com’è possibile?
Rispetto allo stesso periodo del 2018, le esportazioni cinesi a luglio 2019 hanno riportato un +3,3%. La Cina diventa sempre meno dipendente dagli altri Paesi del mondo: infatti, le importazioni mostrano il segno -5,6%. Quindi, la Cina riesce a produrre al suo interno tutto quello che gli serve per il proprio fabbisogno con una delle popolazioni più numerose al mondo e riesce anche ad aumentare le esportazioni nonostante tutti gli ostacoli.
Gli analisti avevano pensato a un calo dell’export cinese del 2% e un’importazione al +8,3%. Queste stime sono state completamente ribaltate oggi, con un annuncio ufficiale. Anche l’avanzo della bilancia commerciale è sceso contrariamente alle aspettative, arrivando a 45,1 miliardi di dollari, rispetto ai 51 dell’anno scorso.
Persino l’avanzo commerciale con gli Stati Uniti è sceso nonostante i dazi, ma solo di un miliardo e 900 milioni di dollari. In questo modo, si sono raggiunti facilmente i 168,5 miliardi di dollari.
Come hanno fatto?
L’indebolimento della moneta cinese ha permesso di fare l’aumento del 25% sui prezzi imposto da Trump senza che il mercato reagisse negativamente. In più, per i cinesi continua a essere più conveniente scegliere prodotti del proprio Paese rispetto a quelli stranieri.
D’altra parte, i cinesi hanno smesso da tempo di acquistare moneta straniera, proprio in vista dei nuovi dazi che partiranno a settembre 2019. Quindi, anche se i nuovi dazi faranno sicuramente scendere l’export cinese, i danni potrebbero essere minori rispetto al previsto.