La leva finanziaria permette di investire più del capitale a disposizione. Quali sono i pro e i contro?
La leva finanziaria è uno strumento molto utilizzato nel trading online. Permette di investire in un affare più di quanto si abbia realmente a disposizione, richiedendo la somma che manca in prestito.
Ecco come funziona nei dettagli la leva finanziaria, i pro e i contro di questa strategia e quando utilizzarla.
Come funziona la leva finanziaria
La leva finanziaria o “Leverage” funziona investendo una cifra che è un certo numero di volte superiore a quella che si ha a disposizione.
La differenza viene messa dall’istituto di credito collegato al conto, oppure direttamente dal broker finanziario online e non a cui si rivolge. La leva finanziaria, infatti, si può usare in tantissimi mercati, non solo nel Forex:
- Borsa;
- Mercato azionario;
- Mercato obbligazionario;
- con i CFD;
- con gli indici;
- per gli ETF;
- per i certificati;
- per le materie prime;
- per i bond.
Alcuni strumenti finanziari prevedono il necessario utilizzo della leva. Trattandosi di un prestito, la banca o il broker vorranno delle garanzie. La garanzia è chiamata margine.
Il margine è una percentuale che l’investitore deve dare al termine dell’operazione, come va va. Se l’operazione va a buon fine, il margine non si presenta come un costo, perché “Più aumenta il valore della leva, più è basso l’importo del margine richiesto”.
Il margine cambia in base a chi fa il prestito e in base all’operazione sottostante. Quindi, va valutato di volta in volta, quando si sceglie la leva.
Perché si usa la leva finanziaria? I vantaggi
Il primo vantaggio immediato è che si guadagna non in base al capitale a disposizione, ma in base all’importo della leva. Quindi, con 100 Euro si può investire per 1000 Euro e ottenere un profitto calcolato in percentuale sui 1000 Euro e non sui 100.
Investendo 100 Euro, se ne possono guadagnare anche 500 (ovviamente, è un esempio, dipende molto dai rischi collegati, ecc.).
Un altro vantaggio è che così si possono ottenere più possibilità di mercato. Infatti, alcune operazioni hanno importi elevati, quindi la leva finanziaria è l’unico modo per poter partecipare all’affare.
Infine, il margine della leva, se l’affare riesce, si liquida velocemente e si ottiene maggiore credito da parte del broker finanziario o della banca.
Naturalmente, la leva è uno strumento e come tale va valutato. Non va bene al 100%, ovvero in tutti i casi, ma serve un’analisi tecnica per capire se conviene o no.
I rischi e gli svantaggi della leva finanziaria
Gli svantaggi della leva finanziaria dipendono da un investimento sbagliato. Se si perde, si perde anche quanto ottenuto in prestito e non si riesce a pagare il margine.
Quindi, il conto viene chiuso e si rischia di non poter più utilizzare quella piattaforma o quel conto.
Si chiude il margine di credito che il broker finanziario o la banca è disposto a dare.
Il rischio è molto elevato, quindi ci si deve difendere con un’ottima analisi tecnica e con una valutazione dei rischi concreti. Nulla di impossibile o di non arginabile, ma si deve valutare il rischio con lucidità.
La normativa ESMA
Nel 2017, a seguito di molte persone che si erano indebitate per via della leva finanziaria, è stata istituita l’ESMA. Si tratta di un ente di controllo del mercato.
L’attività si svolge in ambito europeo e il compito di questo ente è di evitare un indebitamento elevato nell’UE. Sono stati imposti dei limiti alla leva finanziaria. In base al tipo di strumento utilizzato, non si può:
- Ottenere una leva superiore di 30 volte del proprio capitale per i CFD (30:1);
- Ottenere una leva superiore di 20 volte del proprio capitale per: azioni, indici, coppie valutarie (20:1);
- Elevare per più di 10 volte il proprio capitale per le materie prime e gli strumenti minori (10:1);
- Elevare per i titoli azionari più del quintuplo del capitale (5:1);
- Elevare per le criptovalute più del doppio del capitale (2:1).
L’ESMA ha anche eliminato i bonus per chi investe continuamente (c’erano dei programmi in tal senso da parte dei broker finanziari) e ha costretto i broker a fare una protezione per il margine.
Quando si supera il 50% del margine sulla leva finanziaria in perdita, allora si chiudono le posizioni e si evita così l’indebitamento.
Queste novità sono a disposizione solo nell’ambito di chi opera all’interno dell’Unione Europea. Quindi, chi vive fuori dall’Unione Europea non è tenuto a seguire queste regole.
Il mercato internazionale ha iniziato ad adeguarsi a queste regole, basandosi sull’indirizzo IP dell’investitore e ai dati forniti al momento della registrazione.
I rischi calmierati con le nuove regole sono stati presi come un incentivo a usare la leva da parte degli investitori dell’Unione Europea, che hanno continuato a investire con maggiore attenzione per i rischi.
La leva finanziaria è uno strumento su cui si deve fare un po’ di pratica. Per fortuna, nell’ambito del trading ci sono delle demo dove si possono fare diverse prove con moneta fittizia e non caricata realmente sul broker finanziario.