Lavoro presto in arrivo per possibili nuove figure professionali, nel nostro Pese. A seguito delle nuove disposizioni in atto in merito alla detenzione del Green Pass dei lavoratori sul posto di lavoro, ecco arrivare nuove esigenze di occupazione.
Nuove disposizioni sanitarie, nei nelle aziende private e nel pubblico impiego
In questi ultimi giorni sono state numerose le tensioni sia nella politica italiana, che nei posti di lavoro. Milioni di lavoratori nel nostro Pese si sono dovuti confrontare con le nuove disposizioni del Governo di Mario Draghi, in merito alle disposizioni sanitarie. L’obbligo della certificazione verde nei posti di lavoro, ha determinato nuove dinamiche in tutte le Aziende italiane.
Sia il comparto della Pubblica Amministrazione che le imprese italiane, stanno misurandosi tutt’ora con la delicata organizzazione interna, in merito al controllo dei Green Pass. Si tratta di procedure quotidiane che richiedono un tempismo e un’efficienza tale, da non andare a compromettere i flussi d’ingresso, e la produzione lavorativa.
Normativa del Governo su Green Pass e lavoro
La direttiva governativa in merito alle nuove norme è molto chiara. Sulla piattaforma istituzionale, così si riceve risposta in merito alle modalità operative da adottarsi, in merito al green pass: “Ogni amministrazione/azienda è autonoma nell’organizzare i controlli, nel rispetto delle normative sulla privacy e delle linee guida emanate con il dPCM 12 ottobre 2021. I datori di lavoro – prosegue il chiarimento da parte del nostro Governo– definiscono le modalità operative per l’organizzazione delle verifiche, anche a campione, prevedendo prioritariamente, ove possibile, che tali controlli siano effettuati al momento dell’accesso ai luoghi di lavoro, e individuano con atto formale i soggetti incaricati dell’accertamento delle violazioni degli obblighi”.
Inoltre prosegue la nota governativa, il lavoratore sia nel comparto privato che in quello della pubblica amministrazione: “è considerato assente ingiustificato, senza diritto allo stipendio, fino alla presentazione del Green pass; nel caso di aziende con meno di 15 dipendenti, dopo il quinto giorno di assenza ingiustificata, il datore di lavoro può sospendere il lavoratore per la durata corrispondente a quella del contratto di lavoro stipulato per la sostituzione, comunque per un periodo non superiore a dieci giorni, rinnovabili per una sola volta”.
Nuove opportunità di lavoro: arriva il controllore della certificazione verde
Operare i controlli sull’effettiva detenzione di un green pass valido da parte di tutti i lavoratori, non è cosa da poco a livello organizzativo. Soprattutto nelle grandi aziende dove il flusso d’ingresso è elevato, si richiede un impegno di tempo e di risorse. Sta nascendo quindi una nuova esigenza professionale, che vada a prevedere delle figure appositamente definite per assolvere a tale compito.
Il potenziale controllore preposto alla verifica del green pass dei lavoratori, dovrà pertanto essere in possesso di determinati requisiti:
- Primo requisito necessario sarà indubbiamente essere in possesso di un green pass personale.
- Essere a conoscenza nel dettaglio, della normativa sanitaria in merito ai protocolli di sicurezza da adottarsi in merito al Covid-19.
- Avere una buona conoscenza e competenza nell’utilizzi di device come smartphone tablet.
- Essere disponibile a poter lavorare almeno 5 giorni su 7 a settimana.
Le piattaforme dedicate al reclutamento del personale, già vedono la comparsa di tali nuove figure professionali, tra i loro annunci. Il compenso proposto vari dalle € 500, fino ad arrivare a € 1.200, secondo le ore richieste. Inutile sottolineare che il contratto proposto è a tempo determinato.