Laurea da riscattarsi, grazie alle agevolazioni in essere fino al 2022. L’Istituto di previdenza Sociale ha messo a disposizione sulla propria piattaforma istituzionale, un nuovo strumento per conoscere l’importo esatto del riscatto della propria laurea. Cerchiamo di fare un po’ di chiarezza a tal proposito.
Laurea da riscattare: nuovo strumento messo a punto dall’INPS
Un nuovo strumento di calcolo è stato messo a disposizione dei suoi utenti, da parte dell’INPS. Stavolta ad essere oggetto di attenzioni da parte dell’Istituto di Previdenza Sociale, sono gli anni di laura, e l’eventuale riscatto.
Infatti ai fini pensionistici talvolta può essere d’aiuto andare a riscattare gli anni di studio. Lo strumento messo a disposizione permette l’accesso degli utenti, attraverso i diversi dispositivi tecnologici. Pertanto si potrà accedere con grande facilità attraverso computer fissi o portatili, tablet, smartphone e anche attraverso iPhone.
Gli utenti potranno così farsi un’idea dei reali vantaggi economici derivanti da tale riscatto, e con un simulatore elettronico conoscere anche l’eventuale costo di tale procedura.
Come funziona l’accesso al simulatore INPS
In questo frangente specifico una volta eseguito l’accesso sulla piattaforma digitale dell’INPS, non si avrà bisogno di dover effettuare alcun login. Non sarà necessario munirsi del proprio SPID, o di altri sistemi di identificazione digitale. Infatti il servizio si sviluppa su base anonima.
Una volta giunti quindi sulla piattaforma istituzionale dell’INPS, il simulatore di calcolo è accessibile con le funzioni: “Prestazioni e servizi”, poi su “Servizi”, ed infine su “Riscatto laurea”. Il calcolo può essere eseguito da semplici visitatori del sito.
In forma del tutto anonima sarà necessario rispondere a delle brevi domande:
- Qual è la durata del corso universitario di studi?
- Quanto ti sei iscritto al corso di studi?
- Data di nascita
- Genere
- Sei già un lavoratore?
- Qual è la data del tuo primo contributo (obbligatorio, figurativo o da riscatto) già accreditato sulla tua posizione assicurativa?
- In quale delle seguenti gestioni hai lavorato?
- Da quando hai iniziato a lavorare, hai lavorato ininterrottamente?
- Qual è la retribuzione lorda relativa agli ultimi 12 mesi effettivamente lavorati?
Al momento la simulazione è messa a disposizione dall’INPS, per coloro che non hanno occupazione, o che rientrino nel complesso nel sistema di calcolo contributivo della pensione. Infatti i periodi interessati dalla previsione da parte dell’Istituto dei periodi da riscattarsi, dovranno essere inclusi negli anni successivi al 1995. A tal riguardo sono tuttora in corso aggiornamenti del sistema di calcolo attuato dall’INPS. A b reve sarà resa operativa anche una nuova versione del sistema, che vada a considerare anche i periodi antecedenti al 1996.
La simulazione prevede di conoscere per grandi linee: il costo del riscatto, gli importi della sua rateizzazione, la data di decorrenza della pensione o del beneficio pensionistico stimato, nel caso si scegliesse di pagare l’onere. Ad oggi l’INPS permette il riscatto un periodo massimo che coincide con la durata legale degli studi di laurea. Restano fuori gli iscritti alle casse specifiche previdenziali, dei professionisti.
Riscatto agevolato degli anni di laurea, fino al 2022
Il riscatto degli anni di laurea può essere ordinario o agevolato. Nella prima opzione si deve moltiplicare l’aliquota IVS vigente pari al 33%, per l’ultima retribuzione. Con il riscatto agevolato si procede con il moltiplicare l’aliquota per il reddito minimo definito con la Gestione Inps artigiani e commercianti.
Orientativamente il costo è definito tra i € 5 mila e 200 per ogni anno universitario. L’importo si potrà versare in un’unica soluzione, o in 120 rate da almeno € 30 ciascuna. Tenuto conto che nel 2019 sono state presentate 46 mila istanze per il riscatto ordinario e oltre 27 mila per quello agevolato, il Governo sta già formulando l’ipotesi di una proroga all’agevolazione.