Produzione industriale in Italia, è il fulcro dell’ultima indagine messa a punto dall’Istat. Andiamo a capire quali sono i settori produttivi nel nostro paese, che segnano un segno positivo, e quelli in cui sia evidente una battuta d’arresto, o addirittura un calo nel mese di dicembre 2021. Confindustria dal canto suo già ha reso disponibile il suo report, sui dati della produzione di gennaio 2022.
Italia con produzione industriale che delude
L’Istituto nazionale di statistica ha reso noto il quadro della produzione nazionale, riguardante il mese di dicembre 2021. I dati pubblicati hanno fotografato nel dettaglio la situazione della nostra industria che in alcuni settori ha evidenziato una battuta d’arresto alquanto evidente.
Prendendo a riferimento le stime mensili, ecco venire a galla una variazione della produzione industriale in Italia per l’ultimo mese del 2021 con una variazione di -1,0% rispetto alla precedente di 2,1%. Le stime riportate si fermano ad un -0,7%. Su base annua invece ecco essere presente un 4,4%, da mettere a confronto con il dato precedente di 6,6% e con stime posta a5.0%. Ecco quindi che in merito al mese di dicembre il quadro generali si potrebbe riassumere con un calo della produzione pari all’1% su base mensile, mentre l’andamento annuale registra un segno positivo pari al 4,4%.
Inoltre l’analisi messa a punto dall’Istat ha evidenziato che mediamente nel periodo di riferimento del IV trimestre dell’anno appena archiviato, la produzione industriale italiana mostra una crescita dello 0,5%, prendendo a riferimento i dati del trimestre precedente.
Quali sono i comparti produttivi con segnali positivi
Alcuni comparti industriali hanno fatto registrare segnali alquanto positivi, anche in Italia. La determinata dall’avvento della pandemia da Covid-19, ovviamente ha veduto crescere il settore farmaceutico italiano, oltre il suo normale andamento.
Tale comparto riguardante sia i preparati farmaceutici che i prodotti di base, ha registrato un incremento produttivo pari ad un + 25,4%. Il settore comprendente l’industria della carta stampata e del legno, ha registrato un incremento pari ad un + 18,7%. Anche la produzione di prodotti petroliferi raffinati e di coke, ha messo a segno nel periodo dello scorso dicembre un +16,5%.
Sempre per dicembre scorso l’Istat vede in Italia un incremento dei beni di consumo che evidenziano un +10,4%. I cosiddetti beni intermedi segnano un +2,1%, e i cosiddetti beni strumentali mettono a segno un +0,3%. Risultano essere in salita in maniera molto decisa, anche le produzioni legate all’energia con un +8,9%
Industria in flessione a dicembre
Sul fronte dei comparti industriali che invece hanno mostrato un calo, troviamo il settore della metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo che registra un -3,4%. Sono in calo anche tutte quelle attività legate al comparto estrattivo che mostrano un -13,9%. Battuta d’arresto anche nel settore della fabbricazione di mezzi di trasporto, in cui si evidenzia un -3,7%.
Come l’Italia che produce archivia il 2021
Volendo fare una valutazione complessiva per l’Italia produttiva, l’Istat mette in evidenza come l’anno che abbiamo appena archiviato possa andare a registrare un incremento produttivo dell’11,8, rispetto al 2020. Il dato dell’anno precedente corrisponderebbe ad un 11,4. Se ne deduce inoltre che il livello destagionalizzato dell’indice di dicembre 2021 è superiore del 2% di quanto emerso dai dati industriali relativi al mese di febbraio 2020.