Se si ha intenzione di uscire dall’Isee familiare, allora si è deciso che si vuole accedere a prestazioni e bonus. Questo perché nel momento in cui si abbassa il valore di quanto si guadagna, lo Stato dà la possibilità di avere degli sconti e incentivi. Se il valore è basso, si ha accesso a un numero maggiore di bonus e talvolta questo accade in modo automatico. L’indicatore, nel concreto, tiene in conto della situazione economica di tutti coloro che si trovano all’interno del nucleo familiare. Ecco che non si tiene in conto dei singolo individuo, che magari potrebbe avere un reddito basso. Quando si stacca dall’Isee della propria famiglia, lo Stato lo riconosce per quello che percepisce realmente. Al contrario, accade che non è possibile accedere a una certa agevolazione fiscale o a uno sconto, in quanto non si hanno i requisiti richiesti a livello reddituale. Questo potrebbe capitare, ad esempio, a chi è disoccupato ma vive ancora insieme ai genitori. Oppure, accade agli studenti fuori sede che si trovano lontani da casa ma non hanno spostato la loro residenza.
Isee familiare: modello ordinario e corrente
Quando ci si trova ancora all’interno dell’Isee della propria famiglia, ci sono grandi probabilità che si rimanga esclusi da certe prestazioni di tipo assistenziale. Ecco che uscire dal nucleo consente di abbassare l’Isee e avere diritto a una serie di agevolazione. Ad esempio, si potrebbe richiedere il bonus prima casa under 36: vi possono accedere coloro che non raggiungono i 40 mila euro annui di Isee. Bisogna tenere bene a mente che il modello ordinario fa riferimento alla situazione di patrimoni e redditi che risalgono a due anni prima. In altre parole, l’Isee del 2022 fa riferimento alla condizione economica risalente al 2020. L’Isee corrente si riferisce invece alla situazione dei 12 mesi precedenti. Da non dimenticare poi che risulta reato dichiarare il falso quando si compila l’Isee.
Isee familiare e residenza
Nel momento in cui si decide di uscire dall’Isee familiare, si possono avere diversi benefici. Tra questi ci sono:
- il patrocinio gratuito;
- partecipazione a bandi del Comune, magari inerenti all’accesso alle case popolari;
- sconti e bonus, come quelli per i trasporti pubblici.
Se si vuole uscire dall’Isee della propria famiglia di origine, il modo più semplice è quello di cambiare residenza. Questo deve corrispondere a verità, altrimenti si sta dichiarando il falso. È però possibile uscire dall’Isee familiare senza cambiare residenza. Per farlo è importante avere bene in mente due concetti: il nucleo familiare e i familiari fiscalmente a carico.
Nucleo familiare e familiari a carico
Il primo termine fa riferimento a un insieme di persone che sono a carico di una sola persona – e non per forza vivono sotto lo stesso tetto – o che vivono insieme. Un vincolo unisce i componenti del nucleo familiare, che potrebbe essere di vari tipi:
- matrimonio o convivenza;
- tutela;
- parentela.
Ecco che un figlio universitario fuori sede è a carico del genitore a livello fiscale. Un individuo a carico fiscale deve rispettare due condizioni: ci deve essere un legame di parentela e uno di reddito. In altre parole, una persona fiscalmente a carico è:
- un coniuge;
- un figlio;
- altri familiari con genitori, nuore e suoceri, fratelli e sorelle.
L’importo guadagnato dovrà essere inferiore a 2.840,51 se si ha più di 24 anni e 4 mila euro se si ha un’età superiore a 24 anni.