L’INPS stavolta volge il suo sguardo a tutela dei lavoratori del settore dello spettacolo. Tale interesse fa seguito a quanto già anticipato dal decreto Decreto n.73 2021 cd. Sostegni BIS, che pare essere giunto al termine dell’iter necessario per essere convertito in legge. L’attesa dovrebbe avere termine entro il prossimo 24 luglio.
Innalzamento del contributo giornaliero
La prima novità portata a compimento dall’INPS, riguarda l’innalzamento del contributo giornaliero, riservato ai lavoratori nel comparto dello spettacolo. Il nuovo provvedimento andrà a riguardare:
- I lavoratori del settore dello spettacolo in possesso di contratto di lavoro autonomo o a prestazione.
- I lavoratori dello spettacolo in possesso contratto di lavoro subordinato a tempo determinato
Nel dettaglio vediamo pertanto che la contribuzione giornaliera, come disposto all’articolo 66, comma 3, del decreto-legge 25 maggio 2021, n. 73, essere soggetta all’innalzamento della soglia da €67,14 a € 100,00. Tale novità si andrà ad applicare fin dal periodo di competenza dello scorso giugno 2021, con relativo adeguamento da parte dei datori di lavoro, e committenti.
In arrivo novità su assistenza e previdenza, per i lavoratori del mondo dello spettacolo
Il decreto Sostegni bis, si è pronunciato anche in merito alla maternità e alla paternità dei lavoratori del comparto dello spettacolo.
L’INPS per la definizione dell’indennità, la retribuzione media totale giornaliera non è altro che quanto risultante tra importo erogato per attività lavorative nel settore dello spettacolo, nei 12 mesi che precedono l’evento, e il numero di giorni in cui si è lavorato, o altresì retribuiti nel medesimo periodo.
Il riferimento in merito è da ritrovarsi al comma 7, in cui a partire dal prossimo 1° gennaio 2022, vede l’istituzione di una “indennità di assicurazione per i lavoratori autonomi dello spettacolo per la disoccupazione involontaria”. L’ ALAS verrà evasa dall’INPS, e verrà sostenuta con un’aliquota del 2% in aggiunta.
I requisiti necessari all’accesso saranno, enunciati nel decreto Sostegni Bis sono:
- non possedere un trattamento pensionistico diretto, con riferimento alle forme previdenziali obbligatorie.
- Essere in possesso di un reddito in relazione all’anno solare antecedente alla presentazione della domanda, che non vada a superare la soglia pari a € 35 mila.
- Non beneficiare del reddito di cittadinanza.
- Essere in stato di disoccupazione
- Il lavoratore deve aver maturato almeno 15 giorni di contributi versati al Fondo pensione lavoratori dello spettacolo. La decorrenza richiesta parte dal 1° gennaio dell’anno che precede la conclusione dell’ultimo rapporto di lavoro autonomo, fino alla di presentazione della domanda di indennità.
La domanda sarà avanzata dal lavoratore all’INPS, entro 68 giorni dalla cessazione del rapporto di lavoro, per vedersi corrisposto l’ALAS pari a:
- 75% del reddito medio mensile se nel 2021 sia pari o inferiore a €1.227,55 euro.
- 75 % corretto nella misura del 25% della differenza risultante tra reddito medio mede e il sopraindicato importo nel caso che il reddito medio mensile sia superiore.
L’importo massimo mensile non potrà comunque superare € 1.335,40 euro nel 2021, con un’erogazione mensile non oltre i 6 mesi.
Inps: novità pensionistiche per il settore spettacolo
Viene ridotto da 120 a 90 il requisito dei contributi giornalieri ai fini della maturazione dell’annualità, per poter accedere alla pensione. Anche le fondazioni lirico-sinfoniche avranno l’obbligo assicurativo Inail per il personale orchestrale.
D’ufficio saranno accreditati ulteriori 90 giorni di contributi giornalieri per le figure lavorative che:
- Sono coinvolte direttamente realizzazione di spettacoli.
- I lavoratori che non maturino il requisito dell’annualità di contribuzione, come previsto.
- Coloro che percepiscano una retribuzione, a seguito delle attività del settore, che superi quattro volte l’importo del trattamento minimo annuo.