Cambia l’imposta di bollo del 2022 per i conti correnti sia bancari che postali. La modifica è già avvenuta negli ultimi anni, ma adesso le esenzioni, le agevolazione e gli importi sono ancora diversi. Per capire bene di che cosa si sta parlando, bisogna sapere che chi è titolare di una conto corrente postale, in genere deve versare una tassa sul bollo. Questa cifra si modifica a seconda della giacenza media dello stesso conto corrente. Quest’imposta si addebita ogni trimestre, nel momento in cui la giacenza media superi nello stesso arco di tempo i 5 mila euro. Il governo Monti aveva varato il decreto Salva Italia, valido a partire dal primo gennaio 2021. In quest’occasione si è introdotta la tassa di bollo su tutti i conti correnti sia bancari che postali che corrisponde a:
- 34,20 per i singoli;
- 100,00 euro per chi è titolare di partita IVA e per le aziende.
Bisogna fare riferimento, dal punto di vista normativo, all’art.19 del decreto 201/2011. Il dl in questione ha introdotto dei cambiamenti sull’imposta di bollo da applicare a:
- estratti di conto corrente;
- rendiconti dei libretti di risparmio;
- comunicazioni relative a prodotti finanziari inviate ai propri clienti.
Quest’ultima, in particolare, si trova specificata nell’art.13, comma 2-bis e 2-ter, parte I, della Tariffa, allegata insieme al DPR 642/1972. la tassa sul bollo entrata in vigore nel 2021 e che riguarda i conti correnti è fissa e si applica a tutti i titolari di conto corrente sia postale che bancario, che si tratti di persone fisiche o meno. Riguarda sia i conti carta che quelli di deposito.
Imposta di bollo 2022: che cosa significa
L’Agenzia delle Entrate ha erogato due circolari: la n.48 dei 21 dicembre 2021 e la n.15 del 10 maggio 2013. Con questa due ha dato tutti i chiarimenti per l’applicazione della nuova disciplina. Ciò è avvenuto per spiegare tutti i quesiti avanzati dagli intermediari finanziari e dalle associazioni del settore bancario. Per capire meglio la questione, bisogna avere ben chiaro che cosa si intende con imposta di bollo sul conto corrente. Questa è una tassa applicabile a tutti i conti correnti che superano, a trimestre, i 5 mila euro di giacenza media. Questa si calcola facendo una somma di tutti i saldi giornalieri del conto corrente personale, dividendoli poi per i numeri dei giorni per la rendicontazione. L’imposta di bollo ha un valore annuale di 34,20 euro. In genere, questa si divide in trimestri e coincide con la rendicontazione. Se questa non avviene durante il corso dell’anno, allora si calcola la giacenza media annuale e non trimestrale. In questo caso, i costi si addebitano direttamente il 31 dicembre. Aziende, imprese e titolari di partita IVA pagano invece 100 euro.
Imposta di bollo 2022: chi è esente
Alcune persone sono esenti dal pagare l’imposta di bollo 2022. Questo avviene se la giacenza media di un conto corrente non supera i 5 mila euro. Per questi soggetti, non è necessario pagare la tassa di bollo durante il periodo di rendicontazione di riferimento. Bisogna, però, fare attenzione. È vero infatti che i contribuenti che hanno a loro nome più conti intestati, o che hanno del libretti di risparmio postali, le cose sono diverse. La giacenza media infatti si calcola in modo cumulato. In più, non bisogna considerare il saldo finale, perché una giacenza media che sia superiore ai 5 mila euro potrebbe andare a coincidere con un saldo finale di importo inferiore a tale cifra.