Le quotazioni di petrolio sono ufficialmente in rally. Ecco perché e come approfittare di queste oscillazioni nel mercato delle materie prime.
Le quotazioni petrolio WTI e Brent nelle ultime ore sono tornate ad avere il segno più. Alcuni fattori hanno fatto ricordare la scorsa settimana come quella più difficile per il settore del petrolio:
- La guerra dei dazi commerciali che è ripresa tra Stati Uniti e Cina;
- Il tracollo dei prezzi;
- Le ultime decisioni da parte della Fed.
Tutto questo ha fatto sì che il petrolio scendesse vertiginosamente il suo valore a barile. Infatti, negli ultimi due giorni le quotazioni hanno perso fino al 3% del proprio valore. Per fortuna, nelle ultime ore c’è stato un primo segnale di ripresa, che sta per diventare un trend più stabile e interessante.
Dopo essere entrate in bear market, infatti, le quotazioni hanno visto un primo apprezzamento, anche se timido, e fa ben sperare nelle prossime ore.
Interviene l’Arabia Saudita
La ripresa è cominciata ieri pomeriggio, quando EIA aveva mostrato un +2.385 milioni di barili, nonostante le previsioni negative degli analisti.
In più, uno dei maggiori produttori di petrolio nel mondo, l’Arabia Saudita, avrebbe chiamato gli altri produttori di petrolio per discutere nuovi tagli all’output. Questa nuova strategia, quindi, avrebbe dato ai mercati motivi per rivalutare l’investimento in oro nero sul mercato delle materie prime.
Infatti, l’Arabia Saudita avrebbe dichiarato di non procedere a produrre nuovi barili se il prezzo fosse rimasto troppo basso. Una minore produzione di petrolio non poteva che causare un aumento del valore del singolo barile, quindi un apprezzamento sui mercati.
Non ci sono dati certi sui tagli effettuati, ma giustamente, dopo 7 mesi dove le quotazioni del petrolio sono sempre scese, arrivando al minimo storico, non si poteva fare altrimenti.
Non resta che vedere quali saranno le quotazioni nelle prossime ore e agire di conseguenza.
