Guardia di Finanza: cosa si rischia senza scontrino fiscale

Guardia di Finanza alle prese con il mancato rilascio da parte di un esercente, dello scontrino fiscale. Scopriamo le conseguenze.
guardia di finanza
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Guardia di Finanza che fanno scattare multe salate, quando viene a mancare lo scontrino fiscale, per una vendita effettuata in un esercizio o supermercato. Infatti i controlli che sono messi in atto dalle fiamme gialle fuori dai negozi, hanno lo scopo di verificare se sia stato emesso regolare scontrino fiscale, evitando così la frode.

Capita spesso che nella fretta di uscire, molti clienti dedichino pochissima attenzione ad acquisire lo scontrino. C’è perfino chi lo lascia in negozio, e chi se ne libera ancor prima di uscire fuori. Sarà bene quindi tenere a mente che tale comportamento così superficiale, potrebbe esporci a delle conseguenze da parte della Guardia di Finanza.

Guarda di finanza, controlli scontrini fiscali: obbligo per l’esercente

Se si dovesse incontrare un agente della Finanza che all’uscita del negozio ci chieda di esibire lo scontrino a fronte di un acquisto fatto, come ci si deve comportare? In mancanza della ricevuta fiscale, sarà sempre opportuno non andare a complicare ulteriormente la situazione, adducendo scuse poco credibili, o dichiarando il falso.

Di seguito andremo a chiarire quali potrebbero essere le conseguenze che andrebbero ad interessare l’esercente, o il solo cliente. Ormai sappiamo bene che emettere lo scontrino è un obbligo a cui i commercianti non possono sottrarsi. Restano fuori da tale adempimento solo alcune precise categorie tra cui: i tabaccai, i benzinai, i giornalai, i giostrai, e i produttori agricoli.

Pertanto possiamo dire che se per il commerciante è obbligatoria l’emissione della ricevuta fiscale a seguito di una vendita, il cliente non è obbligato alla sua conservazione. A riprova di ciò si è espressa anche la Corte di Cassazione che relega allo scontrino fiscale solo la funzione di documento fiscale. Anzi nel caso si debba provvedere ad un cambio merce e non si è in possesso dello scontrino, secondo quanto stabilito dai giudici, basterà fornire una prova d’acquisto. Si potrà produrre la ricevuta del pagamento della merce con estratto conto della carta di credito, oppure il timbro dell’avvenuto pagamento, o addirittura una testimonianza sull’acquisto effettuato.

Sanzioni per mancata emissione dello scontrino fiscale

L’emissione dello scontrino fiscale è obbligatorio per gli esercenti. Pertanto chi non lo emette sarà segnalato alla Guardia di Finanza andando ad incorrere in una sanzione amministrativa pari all’intero valore dell’Iva non conteggiata (da considerare mai inferiore a € 500).

Pertanto anche se lo scontrino non emesso riguarda la vendita di un pacchetto di caramelle da € 1,50, la sanzione sarà pari a € 500. Stesso discorso anche nel caso di uno scontrino che risulti di importo inferiore, rispetto alla cifra effettivamente corrisposta.

Cosa rischia il cliente senza lo scontrino

Se la Guardia di Finanza individua un cliente senza il regolare scontrino fiscale, potrà trovarsi dinanzi a varie situazioni. Il cliente potrebbe smarrire lo scontrino e se una legge nel 1997 stabiliva l’obbligo della sua conservazione, nel 2003 questa veniva abolita. Pertanto non vi è alcuna responsabilità se il cliente smarrisce lo scontrino fiscale, o se non ne richiede l’emissione. L’unico obbligo rimanente che il cliente avrà nei riguardi della Guardia di Finanza, sarà il dover rivelare dove sia avvenuto l’acquisto della merce.

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