La Francia decide di tagliare la fornitura di elettricità destinata al nostro Paese. Per una questione di necessità interne, lo Stato cugino dell’Italia potrebbe fare uno stop per i prossimi due anni. Ha annunciato già da tempo che quest’inverno, per circa due ore al giorno, staccherà la corrente elettrica. Il motivo era legato alla manutenzione delle centrali nucleari. A questo si aggiunge la crisi generale e lo stop alle forniture di gas provenienti dalla Russia. Tutto ciò era il presagio di un inverno più difficile di altri. Adesso però la situazione potrebbe rivelarsi ancora più critica del previsto.
Francia e il taglio alla fornitura dell’elettricità verso l’Italia
A causa di una serie di difficoltà che riguardano la manutenzione del reattori nucleari, la Francia rischia di annunciare lo stop alle forniture elettriche destinate all’Italia. Al momento, il nostro Paese necessita dell’elettricità proveniente dai Paesi alleati. È vero infatti che, durante il 2021, la maggior parte del fabbisogno energetico è stato soddisfatto grazie alla produzione interna. Si parla dell’86,5%. Il resto del fabbisogno è arrivato invece dalle importazioni all’estero: il loro valore è aumentato talmente tanto negli anni che l’Italia è diventata, di fatto, dipendente dai Paesi confinanti. Lo stesso è accaduto quindi anche con la Francia. Quest’ultima rappresenta, al giorno d’oggi, il secondo più importante fornitore energetico per l’Italia, dopo la Svizzera. Ecco che, se dovesse avvenire un taglio delle forniture francesi, si avrebbero delle conseguenze negative che andrebbero a peggiorare ulteriormente la crisi energetica attuale. D’altro canto, la nazione confinante con l’Italia ha dichiarato già da tempo che avrebbe messo in atto un regime di risparmio per il consumo elettrico. Uno dei segnali visibili è lo spegnimento simbolico dei suoi più importanti monumenti come la Torre Eiffel.
Francia: stop ai rifornimenti
Il motivo per cui l’Italia potrebbe non avere rifornimenti energetici da parte della Francia sono diversi. Come prima cosa, al momento c’è un’incertezza, a livello globale, dell’andamento dell’energia. In più, la manutenzioni delle centrali nucleari potrebbe essere un ostacolo per la fornitura futura verso i Paesi alleati. Bisogna anche dire che le centrali andranno a produrre metà dell’energia elettrica, per cui non risulta essercene abbastanza per esportarla. Questo scenario era già stato previsto da Edf, un big dell’energia francese, il quale lo ha dichiarato al ministero della Transizione ecologica italiano. Si tratta di una problematica che era nota già da diverso tempo e per la quale ci si sta muovendo per ricorrere a delle soluzioni. In generale, l’Italia rischia di non avere forniture energetiche nemmeno da altri Paesi partner, come ad esempio la Slovenia, l’Austria o la Svizzera. Tutti queste nazioni stanno facendo fronte alla crisi energetica globale. In un momento difficile, ognuno guarda ai propri interessi e cerca di evitare l’ulteriore aumento del costo dell’energia.
Francia: quanta elettricità invia all’Italia
Come si è detto, il nostro Paese acquista energia da diversi Paesi alleati in quanto deve far fronte alla mancata produzione interna. La maggior parte del fabbisogno viene prodotto a livello nazionale, ma non basta. Stando ai dati del 2020, i principali Paesi da cui la nostra nazione importa energia sono:
- Svizzera;
- Francia;
- Slovenia;
- Montenegro;
- Austria;
- Grecia;
- Malta.