L‘Euro digitale sta interessando sempre più il mondo finanziario. La moneta digitale ormai è sempre più presente sia nei mercati azionari, che nelle operazioni di compravendita che vengono effettuate giornalmente. Gli scambi in criptovalute (Bitcoin, Dogecoin Ethereum, insieme agli NFT), si stanno diffondendo velocemente, grazie sia alle piattaforme del trading on line, che attraverso le App. Ormai si possono fare tranquillamente acquisti di prodotti e di servizi, utilizzando le monete di ultima generazione.
Tale andamento ha determinato un crescente interesse verso le criptovalute anche da parte della Banca Centrale Europea che sta ventilando a breve, una conversione dell’euro in formato digitale. Seguendo questo possibile scenario, la movimentazione del denaro contante sarà alquanto limitata.
Euro digitale: cos’è?
Sulla scia delle ormai famose criptovalute, potremo assister anche ad un euro in formato digitale. Europa e Cina a quanto pare stanno prendendo molto seriamente l’abbandono della moneta in formato cartaceo. A tal riguardo pare che sia stato già redatto dalla BCE un vero e proprio dossier Digital Euro.
L’Euro digitale avrebbe lo stesso valore di scambio dell’attuale moneta fisica, in corso. A partire dal prossimo giugno potrebbe partire una sorta di prova generale, in cui vedremo l’euro digitale essere affiancato da quello fisico. Il suo nome ufficiale sarà Valuta Digitale della Banca Centrale (CBDC).
Euro digitale: come funziona?
L’entrata nell’uso comune dell’euro digitale, sarà accessibile sia ai cittadini che alle imprese italiane e europee. Il suo valore sarà 1: 1 con l’euro cartaceo che proseguirà a circolare, e la sua circolazione sarà esattamente uguale a quella fisica, se non nella mancata percezione.
Potremo definire l’euro digitale una moneta ecologica, in quanto si verrebbero a risparmiare tonnellate e tonnellate di banconote da stampare. Tutta carta e inchiostri che non andrebbero a incidere sulle risorse del nostro pianeta. In questo periodo storico, da non trascurare anche l’aspetto sanitario. Circolando meno denaro contante si vengono a limitare anche le trasmissioni di batteri e virus, che lasciano inevitabilmente una loro traccia sulle banconote.
A differenza delle correnti criptovalute, la digitalizzazione dell’euro avrà sempre come riferimento la Banca Centrale Europea, che in ogni momento sarà in grado di controllarne l’emissione. Tra i vantaggi dell’euro digitale, potremo beneficiare della privacy riservata a tutte le criptovalute, di cui è omettibile il tracciamento.
Un vantaggio per i fruitori dell’euro digitale inoltre, viene individuato nel veder ridotti i tempi necessari a transazioni e processi informatici. Con l’avvento dell’euro nel digitale, si vedranno notevolmente ridotti i passaggi e le transizioni, in quanto non vi sarà bisogno di intermediari come possono essere gli istituti bancari. Conseguentemente vedremo ridotte le personali spese di tenute conto o di operazioni, andando ad azzerare conversioni e commissioni da criptovalute a moneta corrente.
Tale rivoluzione monetaria non farà altro che far procedere la società a maggiore velocità al blockchain, ossia a quella struttura finanziaria adottata dai sempre più diffusi Bitcoin.
Quindi ormai pare avviato il conto alla rovescia per l’entrata in circolazione dell’euro digitale, e già c’è chi prevede che tra qualche mese non se ne potrà più fare a meno per ordini pratici e per la riduzione dei costi derivanti dalla movimentazione del denaro fisico. Staremo a vedere.