Euribor potrebbe salire a breve, cosa cambia per i nostri mutui? A quanto pare dalle ultime notizie che arrivano dal mercato finanziario, dovremo presto archiviare i mutui con tassi d’interesse ai minimi storici. Il quadro che ci si prospetta a breve non è tra i più rosei. Vengono già percepiti i primi segnali di aumenti dei prezzi nel bilancio delle famiglie europee. Parrebbe questo solo l’assaggio della chiusura di un’era dei mutui a tassi vantaggiosi.
Euribor e mutui: cosa cambierà?
L’Euribor ci permette di conoscere il tasso di interesse medio presente nelle transazioni finanziarie tra le principali banche europee del vecchio continente. Viene tenuto d’occhio dagli operatori finanziari, in quanto il suo rialzo andrebbe interpretato in un campanello dall’allarme nel settore dei mutui.
L’Associazione Bancaria Italiana (ABI) ha reso noto che l’Euribor sta presentando una perdita di 4 punti da inizio 2021. Se non si è ancora manifestato un rialzo, è dovuto dalla presenza di una grande quantità di mutui a lunga scadenza (20 e 30anni) che essendo tra i più diffusi interessano circa il 50% delle operazioni in essere con gli istituti di credito europei.
Tasso fisso o variabile?
I tassi variabili applicati ai mutui invece non vengono toccati dall’Euribor al momento, che rimane con valore negativo di mezzo punto in percentuale. L’Euris invece prosegue a dare segnali di ripresa, registrando un rialzo dall’inizio del 2021 di 41 punti base sull’indice a 20 anni e di ben 48 punti base su mutui a scadenza a 30 anni. Da notare che oltre tale durata le banche non erogano più mutui.
Si vocifera tra gli esperti del settore finanziario che il probabile aumentare del tasso fisso (che ritroviamo sul 90% dei mutui che sono stati concessi negli ultimi anni), potrebbe mettere in concorrenza il tasso variabile che fino a qualche mese fa era stabile intorno allo -0.5%.
Si potrebbe considerare positivo un crescendo del rialzo degli interessi, che starebbe a sottolineare la fiducia che i mercati finanziari nutrono per una prossima ripresa.
Il primo trimestre del 2021 ha registrato il numero di richieste di mutui più alto degli ultimi 9 anni. Inoltre si è assistito ad un crescendo per quanto riguarda l’importo medio richiesto che si attesta a €136.656. Anche per quest’ultimo dato possiamo dire che tale cifra risulta essere la più alta se si considera il lasso di tempo dal 2013, ad oggi.
Rincari su mutui e conti correnti
Tale situazione, in cui si prevede un ritocco ai tassi di interesse per i mutui a lunga scadenza, dovrebbe indurre lo Stato a produrre con attenzione nuovi strumenti a sostegno delle famiglie. L’incidenza di un ritocco sugli interessi per i nuovi mutui che verranno stipulati in questi mesi avrebbe un ritocco intorno ai 20 punti di base, sull’importo erogato.
C’è da dire che le famiglie italiane stanno per ricevere anche ritocchi alle spese fisse del proprio conto corrente, anche se on line. Alcuni istituti di credito hanno già avvisato i propri clienti che tra qualche settimana scatteranno i rincari su alcuni pacchetti storici offerti. Discorso invece che le banche on line hanno anticipato, andando a ritoccare in alcuni casi i costi dei canoni di tenuta conto. Anche i costi della carta di credito hanno subito un incremento, come il prelievo agli sportelli, e i prelievi bancomat.