DuckDuckGo: ecco cos’è e come funziona il motore di ricerca antagonista di Google
Il mondo del Web ci offre a quanto pare infinite possibilità di scelta, anche per quanto concerne i motori di ricerca. Possiamo quindi andare alla volta dell’esplorazione della rete, anche servendoci di uno strumento che non sia il solito Google: DuckDuckGo.
Indice dei Contenuti
- DuckDuckGo: ecco cos’è e come funziona il motore di ricerca antagonista di Google
- DuckDuckGo: quando nasce questo motore di ricerca che vuole essere l’alternativa a Google?
- DuckDuckGo: qual è la sua caratteristica?
- Come si accede a DuckDuckGo?
- Quali sono le differenze tra Google e DuckDuckGo?
- DuckDuckGo da dove trae i suoi profitti?
- DuckDuckGo: qual è il limite di questo motore di ricerca?
DuckDuckGo: quando nasce questo motore di ricerca che vuole essere l’alternativa a Google?
Il suo nome deriva dal simpatico gioco dell’oca, senza celare significati o misteriose spiegazioni. Il suo fondatore Gabriel Weinberg lo avviò nel 2011 dopo un fallimentare progetto di un social network. A distanza di tempo il termine Dukare è di uso comune tra i suoi utenti, nell’uguale maniera di Googolare. Oggi questo alternativo motore di ricerca, si attesta su 19 milioni di ricerche al giorno, tanto da avergli fatto guadagnare la 400^ posizione nella classifica dei siti più popolari al mondo.
DuckDuckGo: qual è la sua caratteristica?
Il motore di ricerca DuckDuckGo fa parte di quella nuova generazione di motori di ricerca che ha lanciato un guanto di sfida nei confronti di Google. Uno dei suoi punti di forza a quanto pare è la protezione della privacy, che è in grado di offrire ai suoi utenti. Un design più semplice e funzionale che appare subito piacevole, con molti meno annunci pubblicitari. Il focus di DuckDuckGo è la ricerca a quanto pare, e non la pubblicità.
Come si accede a DuckDuckGo?
Per accedere al motore di ricerca DuckDuckGo basta andare sul sito duckduckgo.com e procedere con le proprie ricerche. Scorrendo la pagina e cliccando su “Installa” è possibile installare l’estensione di Chrome per avere DuckDuckGo come motore di ricerca predefinito del proprio browser. Possiamo trovare anche l’App sia per Android che per iOS. Ci salterà immediatamente all’occhio la sostanziale differenza già nella sua home page:
- Non vedremo costantemente della pubblicità determinata dalla nostra cronologia
- Le nostre informazioni personali non vengono archiviate
- Non vi è alcuna tracciabilità della nostra navigazione
Quali sono le differenze tra Google e DuckDuckGo?
La differenza sostanziale tra Google e DuckDuckGo come abbiamo già avuto modo di vedere, è nella tracciabilità di navigazione e diffusione dei dati degli utenti. Utilizzando i più diffusi motori di ricerca anche se in modalità incognito, le voci di ricerca vengono trasmesse al sito che visitiamo. Il nostro IP viene identificato quando visitiamo una pagina, andando così a essere condivise diverse nostre informazioni. DuckDuckGo in tutto ciò è diverso, impedendo tali tracciamenti della navigazione. I siti verranno a conoscenza della nostra visita, ma non potranno né accedere ai nostri dati, né tantomeno inviarci della pubblicità mirata. DuckDuckGo è in grado di offrire anche una versione crittografata che va a modificare i collegamenti con i social, o con i colossi del web.
DuckDuckGo da dove trae i suoi profitti?
Questo motore di ricerca che non mette al centro della sua filosofia aziendale i profitti che potrebbero derivare raccogliendo i dati dei suoi utenti per fini commerciali, da dove trae i suoi guadagni? A quanto pare DuckDuckGo ha focalizzato la sua fonte di guadagno attraverso le partnership con grandi Aziende, tra le quali figura anche Amazon. Un’altra fonte di guadagno è quella della sua offerta di annunci pubblicitari in base alle ricerche che vengono effettuate sulla sua piattaforma.
DuckDuckGo: qual è il limite di questo motore di ricerca?
Il motore di ricerca DuckDuckGo pur offrendo il vantaggio di offrire una maggiore tutela della privacy dei propri utenti, è ben lontano dalla qualità dei risultati derivanti dalle sue ricerche. I presupposti a quanto pare ci sono tutti, ma deve ancora migliorare sul fronte dei risultati delle sue ricerche se vuole effettivamente ambire a spodestare Google dal suo trono.