Crisi post-Covid per l’economia immobiliare cittadina

Affitto covid

Disponibilità alloggi per studenti +149%. Ecco l’incidenza degli studenti fuori sede sulle città universitarie. Crisi post-Covid per l’economia immobiliare cittadina.

Crisi post-Covid per l’economia immobiliare cittadina. L’epidemia da Coronavirus ha svuotato le città: ormai è un dato di fatto. Lavoratori pendolari che quotidianamente si recavano in ufficio utilizzando i mezzi pubblici, consumando i loro pasti nei bar e nei ristoranti della città, ora sono solo un ricordo. Lo smart working ha, tendenzialmente, vinto sul “lavoro tradizionale”. A questa categoria, alla quale l’economia cittadina deve imparare a rinunciare, si aggiungono anche gli studenti universitari.

Nuovo Anno Accademico: didattica mista e a distanza. Dimezzate le presenze.

Sono mesi che ci si interroga su una ripresa scolastica sicura, che tuteli la salute di studenti, insegnanti e collaboratori. L’Università, nel frattempo, ha deciso: didattica mista (o direttamente a distanza) e presenze dimezzate.

L’immediata conseguenza è la riduzione di studenti fuori sede che avrebbero cercato alloggi nella città degli studi, come gli anni precedenti. Lezioni online per (quasi) tutti, quindi, e nessuna ricerca dell’alloggio “perfetto”: che fosse un posto letto in una stanza condivisa, una camera in un appartamento o un appartamento in affitto per l’anno accademico, gli studenti rinunceranno a questo primo spiraglio di indipendenza per risparmiare e rimanere nei paesi di origini, con evidenti conseguenze sull’economia della città.

Crisi post-Covid per l’economia immobiliare cittadina: +149% disponibilità alloggi per studenti. In crisi le principali città universitarie.

Primo fra tutti, a risentirne è il settore immobiliare, dove si è registrato un aumento della disponibilità di stanze e alloggi per studenti del 149% nelle principali città universitarie italiane: Milano, Bologna, Padova, Firenze, Torino, Roma e Napoli.

Giordano: “Studenti e lavoratori che sceglievano soluzioni abitative transitorie hanno preferito in molti casi abbandonare momentaneamente le città, in favore di spazi più ampi e di un risparmio sull’affitto

Didattica a distanza, smart working e south working hanno fatto registrare quest’anno un boom dell’offerta di stanze e posti letto che in alcuni casi, come a Milano, risulta quasi quadruplicata rispetto al 2019. Studenti e lavoratori che sceglievano soluzioni abitative transitorie, come quelle di una stanza singola o di un posto letto in una doppia, hanno preferito in molti casi abbandonare momentaneamente le città, in favore di spazi più ampi e di un risparmio sull’affitto“, ha dichiarato Carlo Giordano, a.d. del portale immobiliare.it.

Non solo l’immobiliare, anche ristoranti, bar, locali, negozi e supermercati devono riorganizzarsi.

Non solo il mercato immobiliare, anche quello della ristorazione, supermercati, negozi e locali ne risentiranno.

Le città, così come le conoscevano, non esiteranno più. Al via un nuovo periodo, di ristrutturazione dell’economia cittadina e della vita intera.

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