Crisi energetica: l’Italia ha speso di più

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La crisi energetica continua ad essere un problema in Italia. Per fronteggiarla quest’anno il governo Draghi ha deciso di intervenire per aiutare le famiglie italiane e le società che dovevano gestire l’aumento delle bollette sia di luce che di gas. La nostra Nazione non è l’unica che stia affrontando una questione delicata a seguito dello scoppio dello scontro tra Russia e Ucraina. Tuta Europa infatti è sofferente a causa per la mancanza di forniture di gas e l’aumento del suo costo. Così i costi dell’energia sono aumentati un po’ ovunque e soprattutto per le industrie i consumi da affrontare quotidianamente sono molto più alti rispetto a quanto si era abituati negli anni precedenti. È però vero che, attraverso uno studio condotto dall’Osservatorio dei Conti Pubblici Italiani, la nostra Nazione ha speso molte più risorse, se confrontata con gli altri Paesi europei. Ecco che il rapporto tra la spesa e il Pil è risultata maggiore.

crisi energetica in Italia

Crisi energetica: l’Italia spende di più rispetto il resto d’Europa

Se si considera tutto il 2022 fino al giorno d’oggi e si fa un confronto con i Paesi del Vecchio Continente, si può notare con l’Italia abbia speso di più. Nello specifico, si fa riferimento agli aiuti che lo Stato ha erogato per combattere il caro vita e l’aumento del costo dell’energia. Quando si parla di aiuti, si tengono in conto numerosi fattori:

  • tutti gli interventi fatti per abbattere il costo di bollette e carburante;
  • manovre che si rivolgevano alle fasce di soggetti più fragili, che si sono tradotte in bonus da destinare a chi ha un reddito basso;
  • misure che sostengano le imprese italiane, come i crediti di imposta, o le garanzie a livello statale che favorissero l’accesso al credito;
  • la nazionalizzazioni e i rifinanziamenti che servono all’interno dell’industria energetica.

Stando ai dati che ha riportato l’Osservatorio dei Conti Pubblici Italiani, l’Italia si è servita del 3,2% del Pil. Ecco che ha deciso di stanziare una cifra maggiore da destinare agli aiuti, rispetto tutti gli altri paesi europei. Addirittura alcune Nazioni hanno una spesa del Pil al di sotto dell’1% .Si tratta di Norvegia, Belgio e Slovenia con lo 0,8%. Ci sono poi Cipro con lo 0,7%, l’Estonia (0,5%), la Svezia con lo 0,3% e al primo posto Irlanda e Finlandia con lo 0,2%.

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Crisi energetica: perché l’Italia ha speso di più

Come prima cosa, bisogna capire il motivo per cui l’Italia ha dovuto spendere una cifra maggiore rispetto ad altre Nazioni per fronteggiare la crisi energetica. Sicuramente bisogna tenere in considerazione il fatto che i prezzi dell’energia elettrica all’ingrosso non sono gli stessi per tutti. Per questa ragione in Italia, così come la Germania, hanno dovuto pagare di più rispetto ad altre Nazioni in Europa. Per esempio, in Spagna si sono registrati degli aumenti minori per quel che concerne l’energia elettrica. Questo perché ha deciso di diversificare il più possibile le forniture energetiche. In più ha deciso di introdurre il price cap sul gas a livello nazionale. Per quel che concerne invece una nazione come la Finlandia, bisogna tenere in conto che, per la produzione di elettricità, dipende molto poco dal gas. Cosa che invece non avviene in Italia, in quanto molte centrali si alimentano grazie al combustibile.

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