Stando ai dati di Confindustria, è possibile che ci siano delle cattive notizie per quel che riguarda la crescita economica in Italia. Per il 2023, si stima una crescita pari allo zero. A parlarne è proprio il rapporto del Centro Studi di Confindustria, chiamato “Economia italiana ancora resiliente tra incertezza e shock”. Qui si descrive un futuro della Nazione abbastanza cupo. Se la crescita è di zero punti, il rapporto spiega anche quali sono i fattori che hanno causato tale condizione. Questi stessi stanno minacciando la stabilità economica italiana che fatica ancora una volta a rilanciarsi. Purtroppo, il 2022 si era mostrato, a inizio semestre, come l’anno della ripresa. Per questa ragione si avevano delle speranza per far decollare nuovamente l’economia. Effettivamente così è stato, ma le attuali condizioni che imperversano in tutti il mondo, andranno ad abbassare tutte le previsioni positive fatte sull’Italia.
Crescita economica in Italia pari a zeri nel 2023
Nel 2022 l’Italia ha registrato una crescita economica che faceva sperare gli economisti. Questo momento, però, potrebbe rivelarsi solamente una piccola e felice parentesi della storia italiana e della sua crescita per l’anno successivo. Stando al rapporto compiuto dal Centro studi di Confindustria, si può notare che ci sono due numeri incoraggianti nell’anno ancora in corso:
una crescita del +3,6% acquisita nel 2022;
buon andamento del PIL (+1,1%) fino al secondo trimestre;
sei trimestri consecutivi in cui si è registrata la crescita e che supera Spagna, Francia e Germania.
Per il prossimo anno, bisogna sottolineare che le previsioni legate al PIL d’Italia, a partire dall’estate, sono state ri-monitorate e sono andate al ribasso per l’anno che viene. Nel 2022, fino ai mesi di luglio e agosto, l’acquisto era in positivo, mentre a settembre è sceso in negativo. Le previsioni più importanti e aggiornate a partire dal mese di settembre sono d’accordo con il fatto che nel 2022 la crescita abbia avuto un andamento positivo e nel 2023 si registrerà un punteggio negativo. Così non bisogna farsi grandi aspettative per l’anno che verrà, ma avere fiducia in una lenta ma costante crescita.
Crescita economica in Italia: previsioni negative
Il report di Confindustria spiega bene come la crescita italiana nel 2023 sarà del -0,1%. Questa condizione è data soprattutto dall’aumento del costo dei consumi delle famiglie italiane. Altra problematica è anche legata all’occupazione, in flessione. Per capire come mai l’Italia, ma anche i resto d’Europa imperversa in questa condizione, è necessario conoscere i fattori a rischio. Chi potrebbe mettere un freno brusco alla crescita sono, in prima linea, la questione legata al gas. Se ci dovesse essere un blocco totali dei flussi provenienti dalla Russia, la situazione diventerebbe critica. Si avrebbe infatti una carenza di 9,2 mmc di volume in Italia. Questo dal quarto trimestre di quest’anno, fino al primo trimestre del prossimo anno. Se si fa una stima, ad esempio si ipotizza che il gas arrivi a costare 330 euro per megawattora, come si è registrato in agosto, alla fine del 2023 il PIL andrebbe in negativo a -1,5%. Questo scenario potrebbe peggiorarsi ulteriormente a causa di una possibile nuova ondata di Covid, come effettivamente sta già accadendo.