In primavera di quest’anno, il 1° aprile 2022, è avvenuta l’8° edizione de CV Spring Day dove si è parlato dei crediti inesigibili. L’evento si è svolto a Milano e ha preso il nome di Next Generation EU, il ruolo dei distressed credit nel PNRR. Per l’occasione sono stati invitati diversi rappresentanti di istituzioni bancarie importanti. Qui si sono ascoltate le testimonianze e i punti di vista di rilevanti figure del settore finanziario. In particolare, si è parlato dei trend futuri e le possibilità che si sarebbero prospettare dopo il periodo di Pandemia. Il dibattito ha avuto come focus principale il PNRR, ovvero il Piano di Ripresa e Resilienza Nazionale. Si è detto come questo avrebbe potuto portare a dei cambiamenti e come avrà un impatto su quelli che si chiamano anche crediti di sofferenza (o distressed credit). Tra i tanti temi trattati ci sono stati quelli inerenti al mercato immobiliare, la riforma della giustizia, la digitalizzazione e, come punto focale, l’innovazione tecnologica.
Crediti inesigibili e lockdown
Durante il periodo della Pandemia famiglie e imprese hanno dovuto affrontare delle sfide e hanno fatto fronte ad altrettante opportunità. Il Governo italiano ha dato la possibilità, ai creditori, di potersi assestare dal punto di vista economico. È vero infatti che molte imprese si sono trovate in condizione di non essere in grado di rispettare il proprio dovere verso gli istituti di credito. Per questo, le diverse istituzioni hanno deciso di tutelarsi maggiormente rispetto al passato. Proprio qui, sono arrivate nuove opportunità: nuovi investitori si sono affacciati a un mercato rivelatosi estremamente volatile, per una serie di cause. Allo stesso tempo, però, gli investitori hanno dichiarato di essere disposti al rischio, così da avere la possibilità di guadagni proporzionati. Dopo che gli investitori hanno rinnovato il loro interesse nei confronti del mercato dei crediti inesigibili, molte realtà, già affermate, hanno dovuto reinventarsi. E non solamente dal punto di vista della competitività, ma anche da quello dell’efficienza interna. Stando a quanto riportato dagli esperti, infatti, l’obiettivo più importante per le aziende attuali è quello di essere più snelle e rendere i loro processi interni al passo con i tempi.
Crediti inesigibili e Intelligenza artificiale
Secondo quanto dichiarato dal partner di PWC Pier Paolo Masenza, per comprendere meglio un mercato tanto volatile come quello attuale, bisogna osservare come si comportano le PMI. Sono realtà fondamentali in Italia: per riuscire a sopravvivere dovrebbero diversificare il portafoglio di investimenti. Solo così sarà possibile renderlo più resiliente. Per aumentare il processo di ottimizzazione e tutela, si ricorre all’intelligenza artificiale. Questa tecnologia ha un ruolo fondamentale per rinnovare tutti i processi delle società che si occupano di gestione del credito. L’AI è in grado di monitorare, concedere e riscuotere i flussi di denaro. Per non parlare della capacità della tecnologia di raccogliere dati, un processo che a un qualsiasi creditore risulta lungo e faticoso. I processi diventerebbero così più veloci ed efficienti. Grazie all’analisi della documentazione inerente al richiedere sarebbe possibile sapere rapidamente se il consumatore ha diritto a ottenere un certo credito. Dopo aver concesso il credito, si passa poi al monitoraggio, durante il quale si fa in modo di prevedere se il creditore fa buon uso del credito.