Per coloro che non sanno cos’è il cashback, bisogna dire che si tratta di una grande novità per quel che riguarda i pagamenti elettronici. Sempre più persone in Italia si chiedono quindi che cosa significhi questo termine e come funziona nello specifico. Il cashback di Stato è entrato in vigore già da diverso tempo, più nello specifico a partire dal 1° gennaio del 2021. Si tratta di un rimborso pari al 10% di tutte le spese che si effettuano tramite i sistemi per il pagamento elettronico all’interno dei negozi fisici. Questa misura rientra all’interno del Piano Italia cashless che vuole quindi disincentivare l’utilizzo del contante. Soltanto in questo modo si pensa di abbattere l’evasione fiscale e incentivare i pagamenti telematici, molto diffusi nel resto d’Europa. Certo, non si tratta di una grande novità ma di qualcosa di già esistente anche prima del 2021. Basti pensare a tutte le volte in cui si è deciso di pagare attraverso le carte di credito. Ancora, quando si acquisto un prodotto o un servizio tramite piattaforma web.
Cos’è il cashback e cosa significa
La parola cashback ha derivazione dalla lingua inglese e significa soldi (cash) indietro (back). Ecco che, nel suo senso strettamente letterale, significa che si possono ottenere dei soldi indietro e quindi si può accedere a un rimborso. Nello specifico, se si tiene in conto di un sito di rimborso o cashback, si fa riferimento a uno spazio web dove tutti gli utenti che si registrano hanno la possibilità di guadagno. Questo avviene a seconda di quanti acquisti si compiono all’interno di store online convenzionati. In più, esiste la possibilità di avere un guadagno ulteriore nel momento in cui si decide di invitare, ad esempio, nuovi clienti ad iscriversi al suddetto sito web. Si può dire che il sistema cashback non rappresenta un guadagno vero e proprio, ma non assomiglia nemmeno a uno sconto rispetto gli acquisti che si effettuano. Si tratta invece di una sorta di ricompensa dove il cliente avrà un “premio” dopo che ha concluso un acquisto presso un determinato venditore. A seconda dell’azienda a cui si fa riferimento, e a seconda della percentuale che il cliente spende, il tesso di rimborso può essere più o meno elevato.
Cashback: il caso di Satispay
Uno dei cashback più famosi nel territorio italiano, ma non solo, è quello di Satispay. Si tratta di una applicazione per mobile che consente di pagare cashless all’interno di negozi fisici, ma non solo. Consente anche di effettuare delle ricariche, o pagare servizi della Pubblica Amministrazione, così come il bollo della propria vettura. In più, si ottiene un cashback a seconda delle spese che si effettuano. Si ha infatti un rimborso percentuale praticamente immediato all’acquisto di un servizio o prodotto fisico. Si tratta del 5% fino ad arrivare a un rimborso del 15%. Il denaro viene accreditato sullo stesso wallet dell’applicazione mobile. Non si tratta sempre dello stesso cashback in quanto cambia a seconda della tipologia di negozio, della zona, o delle promozioni che l’utente ha attive. Esistono inoltre diverse tipologie di cashback, come ad esempio il primo acquisto che consente di avere del denaro per la prima spesa che si conclude presso un negozio qualsiasi.