C’è chi si cura lo spirito con sane letture, chi ama fare riposare il corpo in una SPA e chi trascorre del tempo prezioso per crescere dal punto di vista finanziario.
Il nostro collaboratore Gianni Bandiera, autore di due libri di educazione finanziaria, uno in uscita venerdì prossimo, torna ‘in cattedra’ a formare chi ha voglia di crescere dal punto di vista finanziario.
Lo abbiamo intervistato.
Domanda: Gianni ormai sono alcuni anni che tieni questi corsi di finanza. A chi sono rivolti? Esistono persone che possono ritenersi fuori dal discorso finanziario?
Risposta: Prima di risponderti vorrei ringraziarti per lo spazio che mi stai concedendo. Il tema finanziario è assolutamente importante per la vita del cittadino medio. Nessuno è esentato: si pensi a chi deve accendere un mutuo, chi ha bisogno di proteggere se stesso, la sua casa e i cari da
eventi imprevisti per finire a chi deve programmare la pensione, oppure si pensi a chi ha già dei risparmi e per paura non sa come investirli e li tiene nel conto corrente.
D.: Ho visitato la tua pagina Facebook FinanziariaMente e ho visto alcune video recensioni di persone che sono uscite dal corso soddisfatte. Possibile che in poche ore i tuoi iscritti imparino davvero le basi questa materia ostica?
R.: Ovviamente si tratta di un corso base, le informazioni che erogo sono le minime per poter muoversi in questo mondo. Il corso è stato pensato per sottrazione. Non servono troppe informazioni, la semplicità è obbligatoria.
Chi viene al corso vuole individuare non tanto delle teorie ma sistemi operativi. Insomma, vuole sapere: che devo fare davanti a un bancario, ad un assicuratore? Come posso capire se quel prodotto è adatto a me?
Agli iscritti, che ricordiamo sono persone normali che fanno fatica ad arrivare a fine mese, che fanno molte rinunce e che hanno un futuro poco roseo – si pensi al welfare sempre meno generoso sia per la pensione che per l’erogazione di altri servizi sanitari – propongo varie strategie per aumentare le entrate, abbattere le spese inutili e tenere sotto controllo entrate e uscite.
Solo dopo si parla di finanza vera e propria.
D.: Quindi si tratta di un corso realmente pratico?
R.: Altroché, praticissimo. Fino a qualche anno fa le librerie erano invase da libri che non spiegavano, tranne alcune eccezioni, la finanza ma dicevano solo: attenti! Le banche sono tutte cattive! Statene alla larga! Ma si sa questo atteggiamento non è premiante. Perché nessuno può evitare di avere a che fare con il sistema finanziario, anzi l’obiettivo è rendere il risparmiatore un investitore attivo che possa sapere dialogare con il proprio consulente finanziario.
Non si demonizza il sistema ma si scelgono sia il promotore e l’assicuratore, poi insieme a lui-lei si procede alla scelta di quei prodotti realmente utili alle nostre esigenze.
D.: Quindi riepilogando, il tuo target è il una persona normale che ha stipendi normali e che ha problemi economici reali e comuni. È così?
R.: Assolutamente sì. Io mi rivolgo a chi deve programmare le proprie spese future, a chi immagina di dover cambiare la propria auto, a chi è sommerso dai debiti e non vede soluzioni all’orizzonte, oppure chi non vuole fare investimenti sbagliati come spesso accade o è accaduto allo
sportello.
D.: Quindi il tuo approccio serve ad aiutare le persone ad avere un approccio maturo che non si accontenta delle proposte degli intermediari, un soggetto attivo e il tutto avviene in poche ore. Una sorta di miracolo.
R.: Sì, esatto! Basta delegare agli altri e basta anche diffidare facendo di tutta l’erba un fascio. Imparare a scegliere e a capire cosa si compra è fondamentale. La gente perde ore per trovare l’offerta migliore quando compra.
Per info sul prossimo corso di domenica a Parma scrivere a: finanziariamente70@gmail.com