Coronavirus, tampone entro 48 ore per i cittadini di rientro da Spagna, Malta, Croazia o Grecia. L’ordinanza nazionale introduce la possibilità di tamponi rapidi direttamente in areoporto.
Coronavirus tampone per chi rientra da Spagna Malta Croazia o Grecia Scatta l’obbligo di tampone Covid-19 entro 48 ore per i cittadini residenti in Italia di rientro da Spagna, Grecia, Malta o Croazia. Divieto di ingresso o transito dalla Colombia. La misura, emanata per tutelari la salute dei cittadini, non prevede obbligo di quarantena per chi rientra dai paesi Shengen (fatta eccezione per risultati positivi al tampone).
L’obbligo è esteso a tutti, fatta eccezione per chi ha ottenuto un esito negativo al test molecolare o antigene svolto entro le 72 ore precedenti il ritorno in Italia. Prevista, inoltre, la possibilità di svolgere il test direttamente in areoporto.
Fontana: “Il Governo ha accolto le sollecitazioni delle Regioni con la formulazione di linee guida nazionali“
L’ordinanza, emanata dal Ministro della Salute Roberto Speranza, è stata accolta con grande favore dalle Regioni.
“Una decisione importante: il Governo ha accolto con favore le sollecitazioni e le preoccupazioni della Lombardia e delle Regioni sui nuovi contagi da Covid19, concordando la formulazione di linee guida nazionali, con l’obbligo del tampone entro 48 ore, per chi rientra o arriva in Italia dai Paesi Europei con il maggior numero di contagi in questo momento”, ha commentato il presidente di Regione Lombardia, Fontana.
Coronavirus, obbligo di tampone per chi rientra da Spagna, Malta, Croazia o Grecia: cosa fare
I cittadini residenti in Italia di ritorno da Spagna, Croazia, Malta e Grecia avranno, quindi, l’obbligo di auto segnalazione alla propria Ats di competenza.
Entro 48 ore, verranno quindi svolti tamponi di tipo “rapido”, che dovrebbero consegnare il risultato entro 15/20 minuti, permettendo di sorvolare l’ostacolo delle migliaia di italiani partiti in questi giorni, senza limitazioni, per le vacanze all’estero. Tuttavia, per applicare quest’ultima modalità, il Ministero della Salute è in attesa degli ultimi documenti per la validazione del test rapido, già approvato dal Comitato Tecnico Scientifico.
Nel frattempo, però, ci si dovrà attenere ai “metodi tradizionali“, più lenti rispetto al tampone immediato.
Gallera: “È fortemente consigliato ridurre la vita sociale ed è indispensabile l’utilizzo della mascherina, anche all’aperto“
“Nel periodo precedente l’effettuazione del test e in attesa del suo esito, ferma restando l’indicazione di informare immediatamente il proprio medico di base o operatore sanitario pubblico in caso di insorgenza di sintomi sospetti, è fortemente consigliato ridurre la vita sociale (come gli eventi collettivi). Ed è indispensabile l’utilizzo della mascherina. Anche all’aperto e in presenza di conviventi nella propria abitazione“, ha commentato l’assessore al Welfare di Regione Lombardia, Giulio Gallera.
Isolamento di 14 giorni per chi rientra da paesi extra Shengen, Bulgaria o Romania
L’isolamento di 14 giorni, invece, è già previsto per tutti i cittadini di rientro da paesi extra – Shengen, da Bulgaria e Romania.